Coronavirus, cambia l'identikit dei contagiati: il report Iss

Il coronavirus non colpisce più principalmente gli anziani, a risultare infetti ci sono sempre più giovani. Lo riporta l’Ansa citando i dati di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), relativi agli ultimi 30 giorni. Rispetto alla media registrata dall’inizio dell’epidemia, pari a 61 anni, scende e di molto l’età mediana dei casi di contagi, arrivando a 47 anni.

Giovani più colpiti

In questo senso va letto, d’altronde, l’appello scritto in giornata dal direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, e rivolto ai più giovani: “Registriamo un aumento di casi di coronavirus i giovani” ha scritto Vaia con un post su Facebook.

“Fate attenzione – è la preghiera del direttore dello Spallanzani – a come si stanno formando i nuovi contagi, proteggete i vostri genitori ed i vostri nonni con un atteggiamento di responsabilità. Tenete alta la guardia! Usciremo da questa situazione anche grazie alla vostra forza e voglia di costruire insieme un mondo migliore”.

Il report

Con il prosieguo della pandemia cambia quindi in generale il profilo del paziente affetto da Covid-19. Se in un primo momento sembravano essere gli uomini quelli più colpiti dal virus, con un divario percentuale significativo, le statistiche aggiornate al 13 luglio rivelano che il 50,5% dei casi nell’ultimo mese ha riguardato persone di sesso maschile e il 49,5% femminile mentre, se si guarda ai dati cumulativi di tutta la pandemia, gli uomini rappresentano il 46,5% a fronte del 53,5% delle donne.

Secondo il report elaborato dalla Task force Covid-19 del Dipartimento Malattie Infettive e Servizio di Informatica Iss, negli ultimi 30 giorni sono stati registrati 5.572 casi di coronavirus (227.421 da inizio epidemia), di cui 221 tra operatori sanitari (26.840 in totale finora). Mentre i deceduti sono stati 56, rispetto ai 32.694 registrati da inizio epidemia.

Fonte foto: ANSA