Coronavirus, anticorpo killer provoca una complicanza: lo studio

Nuova scoperta sul coronavirus: è stato individuato il colpevole dei coaguli di sangue che continuano a colpire i pazienti con una grave infezione da Covid-19. Si tratta, secondo uno studio pubblicato su Science Translational Medicine di un anticorpo autoimmune che attacca le cellule e che riesce a crearli proprio nelle arterie, nelle vene e nei piccoli vasi.

I coaguli possono portare alla morte perché scatenano gli ictus ma nella sindrome da Covid-19 possono limitare anche il flusso sanguigno nei polmoni, compromettendo lo scambio di ossigeno.

Gli anticorpi in questione sono già noti, tipici dei pazienti che hanno una malattia autoimmune, la sindrome da antifosfolipidi. Togen Kanthi, autore corrispondente dello studio, ha dichiarato: “Nei pazienti con Covid-19, continuiamo a vedere un ciclo inesorabile di infiammazione e coagulazioni nel corpo”.

Nello studio è stato scoperto che circa la metà dei pazienti che erano gravemente malati di Covid-19 aveva una combinazione di alti livelli sia di anticorpi pericolosi sia di neutrofili super-attivati, che sono globuli bianchi definiti dagli stessi studiosi come “distruttivi”.

Il team di ricercatori è stato il primo a riferire, lo scorso aprile, che i pazienti ricoverati per Covid-19 grave avevano livelli più elevati di ‘trappole’ extracellulari di neutrofili nel sangue.

La soluzione potrebbe essere un agente anti-coagulazione, il dipiridamolo, che potrebbe essere usato nei pazienti con Covid-19 per determinare se è più efficace di un placebo nel ridurre gli eccessivi coaguli di sangue eccessivi.

“Il dipiridamolo è un vecchio farmaco sicuro”, ha assicurato Kanthi. “La Food and drug administration lo ha approvato 20 anni fa per prevenire la coagulazione ma solo di recente abbiamo scoperto il suo potenziale per bloccare questo specifico tipo di infiammazione che si verifica nella Covid”.

Fonte foto: Ansa