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Commozione per Conte: ricorda l'uomo della scorta morto di Covid

Il presidente del Consiglio ha ricordato le tante vittime del coronavirus, sottolineando l'aspetto umano e non statistico della tragedia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ha trattenuto a stento le lacrime Giuseppe Conte, ricordando le vittime dell’emergenza sanitaria, durante il suo discorso di ringraziamento alle équipe di medici e infermieri che hanno combattuto contro il coronavirus in Italia. Il premier non ha nascosto la commozione parlando dell’agente della sua scorta morto di Covid-19 lo scorso aprile. Ne dà notizia l’Ansa.

I morti a causa del contagio “non sono numeri, l’abbiamo detto sin dall’inizio. Ieri abbiamo raggiunto una cifra di 34.634 decessi. Non ce lo dobbiamo dimenticare. Sono cari, sono genitori. Madri, padri, parenti, conoscenti“, ha dichiarato Giuseppe Conte.

Il presidente del Consiglio ha sottolineato che per lo più si tratta di “persone molto anziane, anche se non sempre è stato così”. E con la voce spezzata ha sottolineato che “io stesso, sapete, ho perso un uomo della scorta che era molto giovane“.

Abbiamo scoperto un linguaggio nuovo. Almeno io non conoscevo la parola comorbilità“, che significa che “il virus spesso ha aggredito persone che avevano patologie pregresse”, ha spiegato Giuseppe Conte.

Ma “quelle persone, anche se anziane, anche se con altre patologie, sono quelle che hanno costruito l’Italia, che ci hanno permesso di uscire dal dopoguerra, di edificare questa meravigliosa nazione. Hanno affrontato e ci hanno consentito di affrontare il miracolo economico, e hanno reso grande il Made in Italy nel mondo”, ha sottolineato.

Prima del “Consigio europeo ho dato il numero dei decessi, per spiegare ai miei colleghi che non possiamo solo tenere presente una prospettiva politica e giuridica, ma anche una prospettiva morale, che mi muove e che ci deve muovere quando assumiamo le decisioni. Dobbiamo farlo per loro“.

“L’Italia ha dato una grande dimostrazione di sé”, ha dichiarato Giuseppe Conte. “Siamo stati tutti costretti ad affrontare una prova difficilissima, impegnativa, inaspettata. Mai avremmo pensato di assumere le decisioni che abbiamo preso, di disporre prima una zona rossa per alcuni comuni e poi su tutto il territorio nazionale“.

Il premier ha rivolto un sentito ringraziamento a medici e infermieri, premiati con un attestato di riconoscimento nella sede della Protezione Civile: “Se oggi siamo qui a parlarci è perché ci siete stati anche voi, grandi professionisti con un grande cuore. Abbiamo apprezzato tantissimo il vostro coraggio. Abbiamo capito che c’era la resilienza, la volontà di non lasciarsi sopraffare da un nemico invisibile“.

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