Coronavirus, agente scorta di Conte: il ricordo della figlia
Il poliziotto è morto sabato all'età di 52 anni. Aveva contratto il virus alcune settimane fa
“Sono straorgogliosa di averti avuto come padre. Un giorno racconterò la tua storia. La storia di un eroe. La storia di un padre meraviglioso e un poliziotto esemplare”. Sono le toccanti parole, affidate ai social, della figlia di Giorgio Guastamacchia, l’agente della scorta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte deceduto sabato a soli 52 anni per le complicazioni legate al coronavirus.
La ragazza ha scritto su Facebook un lungo messaggio d’addio al padre: “L’ultima volta che ti ho visto è stato il 6 marzo. L’ultima volta che ti ho sentito è stato il 19 marzo, il giorno del tuo ricovero (bella festa del Papà, vero?). Da quel giorno anche se eri intubato e incosciente, ogni giorno ti ho mandato uno o più messaggi per incitarti a non mollare, a combattere sto ca**o di virus”.
“Da stamattina – continua – mi rendo conto che quei messaggi non li leggerai mai. Ma sicuramente erano arrivati direttamente al tuo cuore perché, si sa, un rapporto padre-figlia non se ne andrà mai, soprattutto dopo aver condiviso tante cose”.
“Addio papà. Sono straorgogliosa – scrive la giovane – di averti avuto come padre. Un giorno racconterò la tua storia. La storia di un eroe. La storia di un padre meraviglioso e un poliziotto esemplare. Dammi solo il tempo di tornare lucida ed uscire da questo mare di lacrime e dolore…Ci vorrà un p0′ ma ce la faremo. Stacci vicino papà, stacci vicino te ne prego. Mancherai come non so cosa. Sarai la stella più lucente lassù, insieme a nonno”.
La figli del poliziotto ha inoltre ringraziato il premier Conte per “le belle parole verso mio padre” e per averla chiamata per farle le condoglianze.