Contagi tra vaccinati, cosa cambia tra Pfizer e Moderna: la scoperta

I contagi da coronavirus tra le persone vaccinate sono sempre possibili, soprattutto per quanto riguarda la variante Delta, e gli esperti le chiamano infezioni “breakthrough” perché fanno breccia nello scudo vaccinale. Ne ha parlato uno studio degli Stati Uniti, in preprint sulla piattaforma “Medrxiv”, che ha indagatole differenze tra il vaccino Pfizer e quello Moderna in particolare contro la mutazione indiana.

Variante Delta, quale vaccino è più efficace tra Pfizer e Moderna

La ricerca è stata condotta a partire dai dati forniti dal Mayo Clinic Health System da gennaio a luglio 2021, periodo in cui erano molto diffuse sia la variante Alfa che la Delta.

Dai risultati è emerso che l’efficacia contro l’infezione da coronavirus, per le persone vaccinate con un siero a Rna messaggero, sembrerebbe essersi ridotta meno per Moderna. Questo vaccino, quindi, proteggerebbe maggiormente dalla variante Delta rispetto a Pfizer.

Come è stato condotto lo studio sui vaccini Pfizer e Moderna

Gli autori hanno spiegato così lo svolgimento della ricerca: “Abbiamo definito coorti di persone del Minnesota vaccinate e non (25.589 persone per ciascuno dei due gruppi), abbinate per età, sesso, etnia, storia di precedenti test per Sars-CoV-2 e data della vaccinazione completa”.

“Entrambi i vaccini – hanno aggiunto gli studiosi – sono stati altamente efficaci durante questo periodo di studio contro l’infezione da Sars-CoV-2 e contro i ricoveri per Covid. A luglio, però, se l’efficacia contro il ricovero è rimasta elevata, l’efficacia contro l’infezione è risultata inferiore per tutti e due i prodotti scudo (Moderna 76%, Pfizer 42%), con una riduzione più pronunciata per il vaccino Pfizer“.

Lo studio, hanno precisato i ricercatori, ha evidenziato che entrambi i vaccini a mRna proteggono fortemente contro infezioni e malattie gravi, tuttavia andrebbero valutati ulteriormente i meccanismi alla base delle differenze nella loro efficacia.