Cina e Taiwan pronte alla guerra, stop agli aerei sopra l'isola: continuano a piovere missili
Continua l'escalation tra la Cina e Taiwan, con venti di guerra in Estremo Oriente dopo la visita sull'isola della speaker della Camera Usa
La possibile guerra tra la Cina e Taiwan preoccupa gli osservatori internazionali. All’indomani della visita sull’isola della speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi sono iniziate le esercitazioni militari con i caccia e gli incrociatori che il ministero della Difesa di Taipei ha definito “altamente provocatorie” e che sono state aspramente condannate e criticate in Occidente. Pechino ha risposto prontamente alle accuse.
- Perché la Cina sta agendo attorno a Taiwan: la dichiarazione ufficiale
- La Russia appoggia la Cina e la sua sovranità, poi attacca Nancy Pelosi
- Nuove contromisure da parte di Pechino: è crisi totale con gli Usa
- Gli Usa contro la Cina: "Non vogliamo una crisi nella regione"
- Traffico aereo limitato sopra Taiwan: una compagnia blocca i voli
Perché la Cina sta agendo attorno a Taiwan: la dichiarazione ufficiale
L’essenza della vicenda di Taiwan “non è una questione democratica, ma una questione di principio importante sulla sovranità e l’integrità territoriale della Cina”.
Che rimarca come l’attuale situazione sia stata “interamente causata” da Nancy Pelosi e dalla diplomazia americana. Come ribadito anche dal Cremlino.
La speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi.
La Russia appoggia la Cina e la sua sovranità, poi attacca Nancy Pelosi
La Russia ha parlato della visita della terza carica più importante di Washington come di una “provocazione” che non può rimanere “senza conseguenze“.
“La Cina sta adottando legittimamente un’azione per proteggere la propria sovranità”, ha spiegato Mosca.
Nuove contromisure da parte di Pechino: è crisi totale con gli Usa
Il ministero degli Affari esteri cinese ha annunciato che sospenderà alcuni importanti meccanismi di comunicazione e di cooperazione con gli Usa.
Tra questi il dialogo tra i leader militari, i colloqui sul clima, i colloqui sulla sicurezza marittima, la cooperazione antidroga, gli arresti per i reati transnazionali e l’immigrazione illegale.
Gli Usa contro la Cina: “Non vogliamo una crisi nella regione”
Gli Stati Uniti ritengo ingiustificata la reazione della Cina alla visita della speaker a Taipei, come ribadito a più riprese dal segretario di Stato Antony Blinken.
La Casa Bianca ha convocato l’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese a Washington per condannare l’escalation delle azioni di Pechino contro Taiwan e ribadire che gli Usa non vogliono una crisi nella regione.
Traffico aereo limitato sopra Taiwan: una compagnia blocca i voli
Che però è già iniziata, con il ritiro dei voli della Singapore Airlines da e per Taiwan a causa della “crescente restrizione dello spazio aereo”.
Le esercitazioni militari cinesi nello Stretto di Taiwan mettono in pericolo “la sicurezza del nostro staff e dei nostri passeggeri”, ha fatto sapere la compagnia aerea ai microfoni della Cna.
Tsai Ing-wen, presidente dell’isola, ha sottolineato che il lancio di missili da parte della Cina vicino alle rotte internazionali di volo e marittime è da “irresponsabili” e ha invitato Pechino ad agire con maggiore autocontrollo.
Taiwan ha fatto sapere che non alimenterà le tensioni, ma difenderà la propria sovranità, opponendosi all’azione militare “unilaterale e irrazionale” della Cina.