Carlo Conti annuncia Roberto Benigni ospite a Sanremo 2025 e lascia la conferenza stampa: "Non so cosa farà"
Roberto Benigni ospite a Sanremo 2025, l'annuncio di Carlo Conti poi la fuga dalla conferenza stampa
Il giorno dopo le polemiche in conferenza stampa, Carlo Conti gioca il jolly: annuncia un ospite dell’ultim’ora per la serata cover a Sanremo 2025, Roberto Benigni, e pianta in asso i giornalisti dopo pochi minuti. A memoria, è la prima volta che un direttore artistico lascia la sala stampa durante il Festival, senza rispondere alle domande.
- L'annuncio di Carlo Conti su Roberto Benigni ospite a Sanremo 2025
- Altre polemiche in sala stampa
- Il ritorno di Roberto Benigni, tra scandali e provocazioni
L’annuncio di Carlo Conti su Roberto Benigni ospite a Sanremo 2025
Pronti-via, la conferenza stampa pre-quarta serata del Festival di Sanremo 2025, quella di venerdì 14 febbraio dedicata alle cover e ai duetti, si apre con i dati sugli ascolti, più o meno in linea con l’ultima edizione condotta da Amadeus.
Poco dopo, Carlo Conti chiede scusa ai giornalisti per le polemiche e le incomprensioni del giorno prima, in cui aveva velatamente accusato la sala stampa – salvo poi rettificare – di aver votato in massa contro Geolier, per non farlo vincere lo scorso anno. Quindi, l’annuncio a sorpresa su Roberto Benigni:
“Stasera aprirò il festival con Roberto Benigni. Per me si realizza un sogno. L’avevo chiamato in tutti i miei precedenti Festival senza riuscire. Stasera mi ha detto che vuole aprire il Festival con me. Non so cosa farà, lo vado ad incontrare adesso”.
Altre polemiche in sala stampa
Una valida ragione per piantare in asso i giornalisti accorsi per le domande di rito? Secondo il direttore artistico, evidentemente sì.
Anche perché, in conferenza, qualche domanda polemica c’è stata: dalla collana censurata di Tony Effe allo sketch di Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa sull’uomo ideale.
Il ritorno di Roberto Benigni, tra scandali e provocazioni
Roberto Benigni torna quindi al Festival di Sanremo.
Fonte foto: ANSA
L’ultima volta nel 2023, quando – ospite di Amadeus – aveva aperto la prima serata con un monologo sulla Costituzione italiana, sotto gli occhi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La prima, invece, nel 1980: da presentatore scandalizzò il pubblico inscenando un bacio appassionato, in diretta televisiva, con la conduttrice Olimpia Carlisi.
Nella stessa edizione, l’epiteto Wojtilaccio per apostrofare bonariamente il nuovo pontefice, Papa Giovanni Paolo II.
Quindi il ritorno da ospite nel 2002, dopo aver vinto l’Oscar, col famoso siparietto osè con Pippo Baudo ma anche con Manuela Arcuri: oltre alla gag, rilesse in chiave politica il Giudizio Universale.
Nel 2009, il suo monologo schernì Silvio Berlusconi e la cantante in gara Iva Zanicchi (che lo accuserà della sua eliminazione dalla gara). Dopo le polemiche innescate dalla canzone di Povia in gara al Festival e inerente al tema dell’omosessualità, il comico recitò a memoria una lettera scritta da Oscar Wilde al suo compagno, scritta durante la prigionia a seguito della condanna per omosessualità.
Nel 2011, anniversario del 150º anniversario dell’Unità d’Italia, entrò su un cavallo bianco e intrattenne il pubblico per più di 50 minuti narrando la storia dell’Unità d’Italia, del Canto degli Italiani e della bandiera italiana, chiudendo l’inno e venendo osannato dai presenti.
