Carabiniere ucciso, dagli Usa un team di investigatori privati
Le famiglie dei due americani vogliono un'indagine parallela. Mattarella riceve la famiglia del carabiniere ucciso
“Siamo concentrati a lavorare con gli avvocati di Finn per stabilire tutti i fatti. Speriamo che l’accusa produca le riprese video dell’incidente per mostrare cosa è realmente accaduto”. Lo ha detto all’Ansa Ethan Elder, il padre di Finnegan Lee Elder, il giovane statunitense accusato di aver accoltellato il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.
“Dobbiamo avere risposte ad alcune domande”. È quanto ha affermato in una intervista alla tv americana Abc7news, Craig Peters, il consulente legale della famiglia di Finnegan Lee Elder, il ragazzo arrestato assieme al connazionale Christian Gabriel Natale Hjorth per l’omicidio Rega, riferendosi alle indagini in corso.
Le famiglie dei due giovani sotto accusa per la morte del carabiniere vogliono chiarire i punti oscuri della vicenda e per questo puntano a una vera e propria indagine parallela. Secondo quanto riporta La Stampa, i genitori dei due ragazzi si sono rivolti a un team di investigatori privati e specialisti che dovranno tentare di ricostruire con chiarezza cosa è successo quella notte in via Pietro Cossa e in piazza Mastai. Inoltre, secondo quanto riferito da uno dei legali delle famiglie, ai genitori sembra strano che a condurre l’indagine sul caso sia proprio l’Arma dei carabinieri e non un altro organo di polizia.
Ieri il Comando provinciale dei carabinieri di Roma ha smentito l’ipotesi che, oltre a Cerciello Rega, anche Varriale fosse senza pistola la notte del 26 luglio scorso.
Intanto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa mattina al Quirinale, accompagnati dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, la mamma, la moglie, il fratello e la sorella di Mario Cerciello Rega, ucciso nell’adempimento del dovere.