Cadavere saponificato ritrovato a Temù: potrebbe essere Laura Ziliani
Per gli investigatori si tratterebbe dell'ex vigilessa scomparsa nel Bresciano lo scorso 8 maggio, si tratterebbe di omicidio
Il ritrovamento del cadavere saponificato di una donna nel fiume Oglio, vicino a Vione, nella Val Camonica, ha riacceso i riflettori sul caso di Laura Ziliani, la 55enne scomparsa da Temù l’8 maggio. Secondo gli inquirenti, il corpo sarebbe proprio quello della ex igilessa, anche se solo l’esame autoptico degli Spedali Civili potrà confermare o smentire la pista seguita dai Carabinieri del Comando provinciale di Brescia. Ne dà notizia il Corriere della Sera.
La salma, ritrovata da una famiglia di escursionisti, non aveva i vestiti addosso a parte l’intimo e non presentava segni visibili di violenza. Inoltre non era gonfia. Segno che non sarebbe rimasta a lungo sott’acqua.
A fare l’inquietante scoperta è stato un bimbo di 8 anni, che si sarebbe accorto di un piede che spuntava dalla fanghiglia. È improbabile che la corrente lo abbia trascinato fin lì, in una zona già battuta dai ricercatori.
Con più probabilità l’ingrossamento del fiume degli scorsi giorni potrebbe aver scoperto parzialmente la sepoltura artigianale della donna, consentendone il ritrovamento.
Se dovesse trattarsi di Laura Ziliani, la pista dell’omicidio sarebbe in qualche modo confermata. Da fine giugno sul registro degli indagati appaiono i nomi delle due figlie Paola e Silvia e del fidanzato di quest’ultima.
L’ipotesi di reato è quella di omicidio volontario, considerati i buchi nelle loro testimonianze rilevati dagli investigatori, coordinati dal pm Caty Bressanelli.
A maggio avevano riferito di aver visto uscire Laura Ziliani di primo mattino per una gita in montagna. La donna però sarebbe uscita senza l’orologio gps, sempre utilizzato durante le escursioni, e senza il cellulare, spento dalla sera prima. Le telecamere di Temù, inoltre, non hanno mai rilevato il suo arrivo.