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Burioni vaccinato, gli effetti dopo 24 ore: la sua testimonianza

A 24 ore dal vaccino anti Covid, il virologo Roberto Burioni ha avuto solo un lieve dolore al braccio: il punto sugli effetti collaterali

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sono in molti, nelle ore successive all’inoculazione del vaccino anti coronavirus, a lamentare un lieve dolore al braccio. È accaduto, tra gli altri, anche al virologo Roberto Burioni. Lo ha testimoniato in un’intervista al Corriere della Sera: “Mi sono vaccinato 24 ore fa, la vaccinazione è stata indolore e oggi sono qui a lavorare. La mia esperienza è stata positiva, oggi ho soltanto un lieve dolore al braccio, quindi posso dire che si tratta di un vaccino che non ha effetti collaterali interessanti”.

Sugli effetti indesiderati, ha spiegato Burioni, “purtroppo la comunicazione è un problema, soprattutto lo è stato un passato e lo sarà anche adesso. A mio giudizio, quello che manca è una forte voce istituzionale. Mancano anche informazioni da parte delle case farmaceutiche. Quando si dice falsamente che un vaccino come questo causa totale infertilità, mi stupisce il totale silenzio della casa che lo produce che dovrebbe avere il dovere morale di smentire queste notizie. Non avviene mai”.

Alla domanda sul perché Burioni abbia definito “un miracolo” questa vaccinazione, l’esperto ha risposto: “In passato per preparare un vaccino ci volevano 10, 11, 12, 15 anni e talvolta non sono bastati neanche 50 anni, 60 anni. Qui ci siamo riusciti in un anno e questo è un miracolo della scienza che dobbiamo sfruttare“.

“Quindi – ha sottolineato Burioni – adesso dobbiamo vaccinare tutti il più velocemente possibile. Io ritengo che sia fondamentale far capire alle persone che questo vaccino è sicuro ed efficace. Per quanto riguarda la sicurezza, ad oggi sono stati somministrati molti milioni di dosi di vaccino e abbiamo visto che è estremamente sicuro”.

“Gli effetti collaterali gravi sono rari e comunque sono curabili perché si tratta di reazioni anafilattiche, quindi ci sono persone che sono state male, sono state curate e poi sono tornate alla loro vita di sempre”, ha aggiunto.

In merito ai no vax il giudizio di Burioni è severissimo: “Se si possano conservare le singole persone non lo so, perché la scelta di non fare il vaccino che è sicuro e che protegge da una  malattia molto grave, non mi sembra una scelta razionale. Temo che non sia semplicissimo convincere queste persone ma rimane da stabilire se una persona non vaccinata e che in teoria costituisce un pericolo per i suoi pazienti o colleghi possa continuare a lavorare in una Rsa e si tratta di una scelta politica che andrà presa al più presto”.

Vaccino, le categorie sanitarie che non hanno la priorità Fonte foto: ANSA
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