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Bruno Vespa dice che il vino non fa male: "Una stupidaggine". Scoppia la polemica: "Lui è un produttore"

Le frasi di Bruno Vespa sugli effetti benefici del vino scatenano le polemiche, anche perché il giornalista da alcuni anni è anche un produttore

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Bruno Vespa ha dichiarato che il vino non fa male alla salute ma che al contrario, in piccole quantità, può essere un toccasana. Le frasi del giornalista hanno sollevato un polverone e hanno rivitalizzato lo scontro fra gli scienziati risalente ad alcuni mesi fa.

Bruno Vespa e gli effetti del vino sulla salute

Tutto è nato da un’intervista di Bruno Vespa a Il Gambero rosso. Per il creatore di Porta a Porta dire che il vino faccia male alla salute è “una stupidaggine assoluta”. “Esistono centinaia di studi che dimostrano il contrario: il vino non solo non fa male, ma in particolare il rosso in piccole quantità fa bene al cuore. Smettiamola con queste fake news: la concorrenza si fa lealmente con altri mezzi”, ha attaccato Vespa.

Il nodo della questione riguarda gli effetti sul cuore di una piccola quantità di vino, rosso in particolare. Nel febbraio del 2023 Carlo Gaudio, presidente del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sostenne che bere moderatamente ha effetti benefici sul sistema cardiovascolare.

Bruno VespaFonte foto: IPA

La Fondazione Airc, al contrario, evidenzia come “gli studi confermano che non esistono dosaggi sicuri nemmeno per il cuore”.

Il vino prodotto da Bruno Vespa

Da alcuni anni Bruno Vespa si è dedicato alla produzione di vino insieme ai figli. La Cantina Vespa Vinaioli ha sede nella Masseria Li Reni, nella campagna di Manduria (Taranto).

Come riporta Vino.com, già in passato ci fu una polemica, con tanto attenzione del Codacons, per il fatto che il vino “Il Bruno dei Vespa” venisse venduto all’interno del Parlamento. Ci fu poi il caso del vino di Vespa venduto sui Frecciarossa e anche lì le polemiche divamparono.

La nuova polemica riguarda adesso il fatto che un prodotto venga difeso da un giornalista che in realtà è anche produttore. Le sue dichiarazioni, dunque, potrebbero apparire ad alcune orecchie come viziate da scarsa imparzialità.

Scienziati pro e contro il vino

“Bevo vino moderatamente, consapevole dei rischi che comporta per la salute. Non ci sarebbe nessun bisogno di negare quanto tutte le associazioni mediche del mondo affermano sulla base delle prove. Il che la dice lunghissima sulla qualità dell’informazione prodotta da Bruno Vespa”. Così ha scritto su X Marco Cattaneo (Le Scienze).

“L’opinione di Bruno Vespa sulla salubrità del vino è appunto una opinione e vale zero. Poi ci sono i fatti e i dati. Ricordiamolo sempre”, scrive, sempre su X, il ricercatore e divulgatore scientifico Aureliano Stingi.

Stingi ha poi insistito sull’argomento con altri tweet, fra i quali questo: “Il vino rosso contiene moltissime sostanze interessanti (resveratrolo, quercitina etc) ma contiene anche l’etanolo che è fortemente tossico e cancerogeno e quindi i potenziali benefici vengono annullati .Ecco perché oggi gli esperti sono concordi nello sconsigliare il vino“.

È noto da decenni come gli alcolici, e dunque anche il vino, danneggino la salute sotto vari profili a partire da un maggiore rischio di cancro.

Gli effetti dannosi dell’etanolo sono correlati alla quantità, alla frequenza e alle condizioni di salute di chi lo ingerisce. Il 25 giugno 2024 l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato il “Global status report on alcohol and health and treatment of substance use disorders”.

Il report evidenzia come il consumo di alcol sia associato a oltre 200 problemi di salute, tra cui malattie infettive, cancro, disturbi mentali e comportamentali, disturbi neurologici, malattie cardiovascolari, malattie gastrointestinali e lesioni a organi e tessuti.

Mesi fa gli scienziati italiani si divisero in due fazioni: da una parte l’immunologa Antonella Viola (“il vino rimpiccolisce il cervello”) e dall’altra l’infettivologo Matteo Bassetti (“il vino può far male quando si usano delle grandi quantità”).

La puntata di Porta a Porta sull’alcol

Vale la pena ricordare le parole di Emanuele Scafato, dell’Osservatorio Nazionale Alcol presso l’Istituto Superiore di Sanità.

Scafato venne invitato a Porta a Porta nella puntata del 16 ottobre 2019 e mostrò la differenza fra il cervello sano di una persona che utilizza l’alcol nel rispetto delle linee guida e il cervello, praticamente dimezzato per volume, di chi abusa di alcol.

“L’alcol è un solvente, se si mette dell’alcol su una macchia di grasso si scioglie”, spiegò Scafato riferendosi agli effetti dell’etanolo sui fosfolipidi del cervello.

Bruno Vespa vino Fonte foto: IPA
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