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Berlusconi assolto al Ruby ter, parla Karima El Mahroug: "Mi sono pentita di essere entrata in quella casa"

Dopo l'assoluzione di Silvio Berlusconi al processo Ruby ter, Karima El Mahroug parla per la prima volta: "Io non sono Ruby"

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Quel soprannome ormai le va stretto, per questo Karima El Mahroug precisa che quella ‘Ruby Rubacuori’ non esiste più. Lo ha riferito lei stessa questa mattina in collegamento telefonico con RTL 102.5, all’indomani della sentenza che ha visto Silvio Berlusconi assolto al processo Ruby ter. In una lunga intervista, la El Mahroug si lascia andare nelle sue personali considerazioni spontanee dal momento che la vicenda si è chiusa per sempre.

Berlusconi assolto al Ruby ter, Karima El Mahroug: “Io non sono Ruby”

Karima El Mahroug è intervenuta questa mattina, giovedì 16 febbraio, in collegamento telefonico con ‘Non Stop News’, il format radiofonico in onda su RTL 102.5 condotto da Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

Dopo le prime dichiarazioni di Silvio Berlusconi, oggi la El Mahroug ha rilasciato la sua prima intervista esclusiva dopo la sentenza del tribunale di Milano.

Karima El Mahroug al Ruby terFonte foto: ANSA
Karima El Mahroug al processo Ruby ter. Oggi chiede di non essere più chiamata ‘Ruby’

Oggi Karima è un fiume in piena che esplode anche con il suo libro autobiografico. ‘Karima’, questo il titolo del volume, sarà presentato proprio oggi 16 febbraio ed è stato un modo per liberare questi ultimi 13 anni trascorsi sotto l’attenzione della giurisprudenza e dei media.

‘Karima’, appunto, è un titolo per sottolineare che “io non sono Ruby“. Al telefono con RTL 102.5 racconta: “A diciassette anni mi sono trovata in un circo mediatico che non mi appartiene, ma non avevo l’età per proteggermi. L’assoluzione di ieri è stata una liberazione”.

Quindi: “Il nome ‘Ruby’ non mi ha mai rappresentato. Era stato scelto come nickname su Facebook ed è stato poi preso dalla stampa e utilizzato nelle aule di tribunale, ma non sento nessuna appartenenza a quel nome”.

Karima: “Pentita di essere entrata in quella casa”

Entrando nel vivo della vicenda che è stata al centro della sua vita per più di 10 anni, Karima El Mahroug non nasconde un certo pentimento.

La donna parla della sua “infelice adolescenza” durante la quale si è trovata costretta a “crescere prima del tempo” con le “bugie” che erano una “difesa dalla vita di strada”. Quindi, il periodo Berlusconi che le è costato un lunghissimo processo.

Al telefono con ‘Non Stop News’ dichiara: “L’unica cosa realmente sbagliata è stata capitare nel posto giusto ma nel momento sbagliato. Con il senno di poi mi sono pentita di essere entrata a casa di Berlusconi. Tutto è stato strumentalizzato“.

Allo stesso tempo, dice: “Sapevo che la verità sarebbe uscita fuori, e ieri ne è stata la prova”.

Le parole su Berlusconi

Karima El Mahroug è tuttavia grata a Silvio Berlusconi e per lui ha parole di comprensione. Dallo studio le chiedono se si siano sentiti dopo la sentenza.

Karima risponde: “Non ho avuto modo di sentire Berlusconi, non era tra le mie priorità. Spero ci sia l’opportunità di sentirlo. Sono contenta della sua assoluzione, tredici anni hanno distrutto me ma hanno distrutto anche lui. Questa vicenda non poteva che avere questa fine”.

Le prime dichiarazioni del Cav

Dopo l’assoluzione di Silvio Berlusconi al processo Ruby ter con la formula “il fatto non sussiste”, il Cav ha affidato ai social i suoi primi commenti a caldo.

Le sue parole: “Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da Magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte”.

Tante le parti politiche che hanno festeggiato la fine della vicenda giudiziaria, soprattutto Matteo Salvini, ma al giubilo di Forza Italia si alterna anche l’amarezza per una vicenda liquidata con la parola “persecuzione”.

karima-el-mahroug Fonte foto: ANSA
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