Caso Grillo, la nuova mossa di Beppe per difendere il figlio Ciro
Beppe Grillo ha assunto un perito esterno per difendere il figlio Ciro e tre suoi amici dalle accuse di stupro di gruppo
Beppe Grillo avrebbe chiesto “indagini conoscitive” sulla 19enne italosvedese che ha denunciato per violenza sessuale di gruppo il figlio Ciro e tre amici. Sulla vicenda, avvenuta il 17 luglio 2019 nella casa di Porto Cervo dell’ex comico genovese, la Procura di Tempio Pausania ha aperto un’indagine e sta decidendo se chiedere il rinvio a giudizio per tutti e quattro i ragazzi coinvolti o solo per alcuni di loro. Secondo quanto riporta Repubblica, il garante del Movimento 5 Stelle avrebbe chiesto a un medico legale di fare una perizia sui filmati e le foto di quella notte.
Beppe Grillo chiede una perizia sulla vittima di stupro
A occuparsi del caso dovrebbe essere il dottor Marco Salvi, il forense che in passato si è occupato di casi di cronaca nera come quello del serial killer Donato Bilancia e l’omicidio di Carlo Giuliani durante il G8 di Genova. L’intento, oltre quello di accertare la personalità e i comportamenti della ragazza, alla ricerca di quelli che potrebbero essere sembrati segnali di consenso. E si tenterà di valutare anche l’effettivo stato di ubriachezza o di incapacità di intendere della 19enne.
Ciro Grillo, cosa è emerso sulla violenza sessuale di gruppo
Nel mentre il fronte della difesa dei quattro giovani, ovvero Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, inizierebbe a essere meno compatto. Quest’ultimo ha rilasciato alcune dichiarazioni in tv e a mezzo stampa, rompendo il silenzio dietro cui continuano a trincerarsi gli altri. A Non è l’arena, la trasmissione condotta su La7 da Massimo Giletti, avrebbe confermato di aver fatto sesso di gruppo con la ragazza, specificando però che si sarebbe trattato di un rapporto consenziente.
Poi la condanna al video di Beppe Grillo, che “secondo me non andava fatto“. La mossa del giovane, difeso dall’avvocato Paolo Costa, avrebbe fatto emergere altri particolari di quanto accaduto nella villa in Costa Smeralda. A iniziare dal fatto che la giovane non sarebbe stata costretta a bere vodka alle nove del mattino. L’avrebbe fatto liberamente, sfidando i compagni di vacanza.
Da quanto è emerso dalle testimonianze a mezzo stampa e da rivelazioni di persone vicine ai quattro, come riporta Repubblica, Francesco Corsiglia avrebbe avuto un rapporto consenziente con la 19enne per poi addormentarsi. Successivamente la giovane avrebbe sfidato i compagni di vacanza a bere vodka, e a quel punto si sarebbe consumato quello di gruppo. È sulla presunta consensualità di quest’ultimo che giocherà la difesa, anche in base a quello che dirà il perito di Beppe Grillo dopo aver analizzato attentamente i filmati e le foto di quanto avvenuto.