Astrazeneca, farmacista: "Sono stata male, ma farò seconda dose"
La testimonianza di una farmacista sottoposta al vaccino Covid con una dose del lotto di Astrazeneca poi ritirato
In Italia continua a tenere banco il “caso Astrazeneca“, dopo il ritiro del lotto ABV2856 in seguito alla segnalazione di alcuni gravi eventi avversi. A questo proposito, il premier Mario Draghi ha spiegato che è una “decisione precauzionale“. E ha aggiunto: “Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino. L’Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo”.
Caso Astrazeneca, la testimonianza della farmacista vaccinata
Questa è la testimonianza di una farmacista, Cristina Longhini, che lo scorso 4 marzo si è sottoposta al vaccino Covid e ha ricevuto una dose del lotto di Astrazeneca ritirato.
La farmacista ha spiegato all”Ansa’: “Io sono stata fortunatamente vaccinata, la mia famiglia è stata vittima del Covid. Ho perso mio papà. Sono stata vaccinata all’ospedale in Fiera il 4 marzo con la prima dose di Astrazeneca. Il richiamo ce l’ho a maggio”.
Poi ha spiegato gli effetti che il vaccino ha avuto su di lei: “Io sono perfettamente in salute, non prendo farmaci. Io sono stata vaccinata alle ore 14 e verso le 22 sono iniziate le convulsioni, mi sbattevano forte i denti. Dopo un’ora mi è venuta la febbre, con tachicardia. Non sono riuscita a dormire tutta la notte. Ho avuto dolori fortissimi ai nervi e ai muscoli. Alle 3 di notte sono iniziati i dolori di pancia e una fortissima dissenteria. Ho avuto vomito. Si sono presentati tutti i sintomi del Covid in 8-10 ore”.
Ancora Cristina Longhini: “Ho controllato sul mio fascicolo sanitario, era proprio quel lotto. La mia collega mi ha detto: ‘Siamo vive'”.
La farmacista ha aggiunto: “Ho un po’ paura, avendo avuto il papà morto di Covid conoscevo i suoi sintomi e mi sono ritrovata ad averli, anche se in misura minore”.
Sul richiamo, però, ha assicurato: “Sicuramente farò la seconda dose, il Covid mi spaventa molto. L’ignoranza è ancora tanta, incontro negazionisti ogni giorni e ci sono tante persone che vanno in giro da positive. Spero che per la seconda dose sia un po’ tutto più sicuro”.
La chiosa finale della farmacista vaccinata: “Vorrei sapere cos’ha quel lotto di diverso dagli altri”.