Assalto al Congresso, Trump riconosce la vittoria di Biden
Il presidente americano uscente Donald Trump parla dopo l'assalto al Congresso, assicurando "una transizione dei poteri tranquilla e ordinata"
“Il Congresso ha certificato i risultati delle elezioni. Una nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio. Il mio obiettivo ora è quello di assicurare una transizione dei poteri tranquilla e ordinata”. Con queste parole, per la prima volta da mesi, il presidente americano uscente Donald Trump riconosce la vittoria di Joe Biden alle elezioni di novembre.
Lo ha fatto con un breve video postato su Twitter il giorno dopo l’insurrezione dei suoi sostenitori estremisti e l’assalto al Congresso. Il miliardario si è rivolto agli americani condannando le violenze di Capitol Hill e lanciando un appello ai suoi alla riconciliazione.
“È l’ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell’America”, ha detto, e ai violenti: “Voi non rappresentate il nostro Paese. E coloro che hanno infranto la legge pagheranno”.
Per la prima volta, e come ha ripetuto anche durante le tragiche ore dell’assalto al Congresso, Trump non ha menzionato i presunti brogli, accuse prive di fondamento, con i quali ha fomentato per mesi la sua base elettorale.
Ma ha comunque aggiunto: “Continuo fortemente a credere che dobbiamo riformare le nostre leggi elettorali per verificare davvero l’identità degli elettori e il diritto al voto e ripristinare la fiducia nel nostro sistema”.
Assalto al Congresso, Trump rischia la rimozione
Il messaggio di Trump è arrivato alla fine di una giornata in cui si è parlato con insistenza di una possibile rimozione dall’incarico di Trump prima dell’insediamento alla Casa Bianca di Joe Biden, previsto per il 20 gennaio.
Diversi esponenti dei democratici, a partire dai due leader al Congresso, Nancy Pelosi e Chuck Schumer, hanno richiesto il ricorso al 25mo emendamento della Costituzione, una procedura mai applicata finora che consente la sostituzione del presidente con il suo vice nel caso di incapacità di assolvere i suoi doveri.
Anche diversi parlamentari repubblicani hanno invocato il 25mo emendamento. Secondo i media americani ne avrebbero discusso anche alcuni ministri dell’amministrazione Trump. Ma appare una strada difficilmente percorribile, perché il mandato di Trump scade comunque tra pochi giorni e perché potrebbe scatenare ulteriori violenze.
Intanto il nuovo presidente americano, Joe Biden, è tornato a parlare affermando che è stato Donald Trump a “incitare la folla perché attaccasse il Campidoglio” e a fomentare “l’assalto alla democrazia”.
L’intento di Trump, ha detto, era “minacciare i rappresentanti eletti del popolo di questa nazione ed anche il vice presidente, di impedire al Congresso di ratificare la volontà del popolo americano e le elezioni libere e corrette”.
Assalto al Congresso, sale a cinque il numero delle vittime
È salito a cinque il numero delle persone morte negli scontri a Capitol Hill, la sede del Parlamento e del Senato americani. A causa delle ferite riportate è deceduto un agente della Capitol Police. Lo ha riferito il corpo di polizia addetto alla sicurezza del Congresso.
Il poliziotto, Brian D. Sicknick, “è rimasto ferito durante scontri fisici con i manifestanti” ed è stato trasportato in ospedale, dove è deceduto alle 21.30 di giovedì. Era in servizio dal 2008.
Intanto, secondo quanto reso noto dal capo della polizia di Washington Robert Contee, è salito a 52 il numero delle persone arrestate per aver partecipato al violento assalto alle Istituzioni americane.