App Immuni, quando parte e come funziona: Colao fa chiarezza
L'annuncio di Vittorio Colao, capo della task force per la Fase 2 dell'emergenza coronavirus in Italia, sull'app di tracciamento Immuni
Vittorio Colao, capo della task force per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia, ha concesso un’intervista al ‘Corriere della Sera’, nel corso della quale ha parlato anche dell’introduzione dell’app di tracciamento Immuni: “Potrà servire se arriva in fretta e se la scarica la grande maggioranza degli italiani”, ha spiegato Colao. Che ha aggiunto: “È importante lanciarla entro la fine di maggio; se quest’estate l’avremo tutti o quasi, bene; altrimenti servirà a poco”.
A proposito della privacy, il capo della task force ha spiegato: “Non è stato scelto il sistema centralizzato, che manteneva l’identità di tutti i contatti, ma l’altra soluzione. I contatti stanno solo sui telefonini delle persone. Quando scopro di essere contagiato, sono io che metto dentro un codice, che rilascia una serie di codici alle persone con cui sono entrato in contatto. Tutto avviene in modo anonimo: l’individuo viene informato dal sistema, ma il sistema non sa chi sono i due; la privacy dei due individui è mantenuta. Nessuno conosce l’altro. Il sistema sanitario locale, se vorrà, potrà disegnare l’App in modo da contattare i cittadini, ma in trasparenza”.
Ancora Colao: “Se vivessi in un piccolo paese e fossi contagiato, avviserei chi mi è stato vicino di stare attento. L’app lo fa in automatico e in modo anonimo: mi avviserebbe che sono stato in contatto con un contagiato e che devo chiamare il servizio sanitario. Non vedo perché gli italiani dovrebbero rinunciare a informazioni che non limitano ma rafforzano la loro libertà”.
Sulla Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia, il capo della task force ha spiegato: “Abbiamo raccomandato tre precondizioni che vanno monitorate: il controllo giornaliero dell’andamento dell’epidemia, la tenuta del sistema ospedaliero e la disponibilità di mascherine, gel e altri materiali di protezione. A queste condizioni si può riaprire”.
Alla domanda se fosse intenzionato a prendere il posto del premier Giuseppe Conte, Colao ha così risposto: “Non ho nessuna intenzione di fare politica. Mi è stato chiesto di aiutare a gestire una fase complicata, con un gruppo di persone esperte di diverse materie”.
Poi Colao ha svelato che a chiedergli di ricoprire il ruolo di capo della task force per la Fase 2 è stato proprio “il presidente Conte”.