Amazon si ferma in Russia. Da Ferrari a Nestlè, si allunga lista delle aziende che voltano le spalle a Mosca
Amazon sospende le attività in Russia: cresce il numero di aziende che abbandonano il paese di Putin a seguito dell'invasione dell'Ucraina
Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:
Si allunga di ora in ora la lista, già considerevole, delle multinazionali che hanno deciso di sospendere ogni attività in Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina ordinata da Vladimir Putin. Tra le ultime in ordine di tempo a cessare i rapporti con la Russia a causa della guerra c’è Amazon: il colosso dell’e-commerce ha annunciato lo stop delle sue attività commerciali. Si sono mosse in tal senso anche altre aziende come Ferrari, Nestlè e L’Oreal.
Amazon ferma le attività in Russia: l’annuncio
Amazon ha annunciato lo stop delle sue attività commerciali in Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina. Il gigante americano dell’e-commerce ha deciso la sospensione immediata delle spedizioni su tutto il territorio russo e bielorusso.
Amazon ha anche bloccato l’accesso a Prime Video per i clienti in Russia e fermato l’accesso a nuovi clienti del servizio cloud Aws basati nei due paesi.
“Diversamente da altri provider tecnologici statunitensi, Amazon e AWS non hanno data center, infrastrutture o uffici in Russia, e abbiamo una politica a lungo termine che prevede di non fare affari con il governo russo”, ha spiegato la compagnia in una nota ufficiale.
Ferrari, stop alla produzione per la Russia e maxi-donazione per l’Ucraina
Via dalla Russia anche due grandi marchi delle auto sportive di lusso come Ferrari e Lamborghini, che hanno sospeso la produzione dei veicoli destinati al mercato russo.
La sede della Ferrari a Maranello
La casa di Maranello si è apertamente schierata contro la Russia a causa della guerra d’invasione dell’Ucraina ed è andata oltre allo stop delle relazioni con Mosca. Il Cavallino ha infatti donato un milione di euro a favore della popolazione ucraina.
La somma sarà messa a disposizione della Regione Emilia-Romagna che con la collaborazione di Croce Rossa e UNHCR finanzierà progetti umanitari internazionali a sostegno dell’Ucraina.
Da Nestlè a L’Oreal: altri marchi lasciano la Russia
Nestlè, il più grande gruppo alimentare del mondo, ha annunciato lo stop agli investimenti in Russia, così come già fatto dalle multinazionali Procter & Gamble e Unilever, proprietari di tanti marchi di beni di consumo.
Nelle ultime ore anche il colosso francese della cosmetica L’Oreal ha annunciato che chiuderà temporaneamente tutti i punti vendita presenti in Russia, come anche i siti di e-commerce.
Non solo: il produttore di cioccolato Lind ha sospeso le proprie attività in Russia, mentre Phillip Morris ha annunciato che ridimensionerà la produzione nel Paese. Chiuderanno anche i negozi di Victoria’s Secret, Rolex si aggiunge a Swatch nel fermare le esportazioni verso Mosca.