All'uomo che ha bruciato il Corano ora la Svezia non rinnova il permesso di soggiorno: cosa c'è dietro
Salwan Momika bruciò il Corano in Svezia dopo avere ricevuto l'ok dalle autorità. Ora l'agenzia svedese per l'immigrazione ha deciso di non rinnovargli il permesso di soggiorno. Ecco il motivo
Salwan Momika è l’uomo che in Svezia ha bruciato il Corano pubblicamente come gesto di protesta. Momika ha lo status di rifugiato, ma la Svezia ha annunciato che il suo permesso di soggiorno non verrà rinnovato.
- Salwan Momika dovrà lasciare la Svezia
- Quando Salwan Momika ha bruciato il Corano in Svezia
- Salwan Momika ha mentito?
Salwan Momika dovrà lasciare la Svezia
Il permesso di soggiorno di Salwan Momika è valido fino al 16 aprile 2024.
Dal giorno dopo dovrà lasciare il suolo svedese e non potrà farvi ritorno per almeno 5 anni.
Salwan Momika prende a calci il Corano.
L’uomo, però, protesta: “Non lascerò la Svezia, vivo e morirò qui. L’agenzia migratoria ha commesso un grave errore. Sospetto che la decisione sia dovuta a motivazioni politiche occulte. Presenterò ricorso“.
Quando Salwan Momika ha bruciato il Corano in Svezia
Le motivazioni politiche alle quali si riferisce il rifugiato riguardano un atto che l’ha portato all’attenzione internazionale e che ha scatenato violentissime proteste nel mondo islamico.
Lo scorso luglio il 37enne iracheno Salwan Momika, che sui social si autodefinisce “politico, pensatore e autore ateo e illuminato”, ha bruciato il Corano dopo avere ottenuto il permesso dalle autorità svedesi.
L’atto, nei paesi islamici che applicano la sharia, è punito con la pena di morte.
Le azioni di Momika sono immediatamente state strumentalizzate da Mosca: il Cremlino, secondo le accuse della Svezia, ha cercato di cavalcare la notizia per fomentare l’odio anti-occidentale nei Paesi arabi.
Qualche tempo dopo l’intelligence del Regno Unito ha avvertito su un possibile rischio di attentati terroristici in Svezia.
Sul territorio svedese non si sono registrate situazione calde a parte inevitabili proteste di strada. Ma l’ambasciata svedese a Baghdad è stata incendiata.
E due cittadini svedesi sono stati uccisi a Bruxelles da un radicalizzato che li ha freddati urlano “Allah Akbar”.
Salwan Momika ha mentito?
Ma dietro al mancato rinnovo del permesso di soggiorno di Salwan Momika potrebbero esserci motivazioni molto più banali: l’uomo avrebbe reso dichiarazioni false al Migrationsverket (l’agenzia migratoria svedese) quando ha fatto domanda di asilo.
A differenza di quanto dichiarato, Momika avrebbe fatto parte di una milizia armata quando viveva in Iraq. Si attende adesso il ricorso già annunciato dall’uomo.