Afghanistan, attentato a Kabul: è morta la marine della foto simbolo
La militare americana 23enne Nicole Gee, il cui gesto era diventato virale, è morta nell'attentato dell'Isis all'aeroporto di Kabul
Sono tredici i marine che hanno perso la vittima nell’attacco terroristico dell’Isk, il corrispettivo afgano dell’Isis, all’aeroporto di Kabul. Tra loro c’è anche Nicole Gee, 23 anni, diventata famosa in tutto il mondo per la foto virale che la ritrae con in braccio un bimbo durante le evacuazioni dei civili a causa dell’occupazione talebana della capitale.
Lo scatto, pubblicato dalla ragazza su Instagram, era accompagnato dalla didascalia “Amo il mio lavoro“, ed è diventato il simbolo degli sforzi umanitari compiuti dall’inizio della crisi dai militari americani e alleati.
I corpi dei marine stanno ora compiendo l’ultimo viaggio verso a casa. Dopo uno scalo in Germania, riporta l’Ansa, l’aereo li trasporterà in Delaware, dove le bare saranno consegnate ai familiari.
Il Pentagono ha pubblicato i nomi di tutti i giovani militari uccisi dai kamikaze. Tra questi c’è anche quello di un’altra donna, Johanny Rosario.
Poi Kareem Nikous, Jared Schmitz, Taylor Hoover, Dylan Merola, il neo sposo Rylee McCollum, David Espinoza, Hunter Lopez, Maxtn Soviak, l’ex boy scout e animalista Daegan William-Tyeler Page, Ryan Knauss e Humberto Sanchez.
Tutti cittadini americani che hanno pagato le conseguenze di un’azione militare iniziata anche prima della loro nascita, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001.
Giovani con la speranza di cambiare il mondo, e la cui morte è forse da addossare alle scelte della comunità internazionale e dello stesso governo degli Stati Uniti, come hanno dichiarato i genitori di alcuni di loro, delusi per la gestione dell’emergenza da parte di Joe Biden, come riporta l’Ansa.
Fonte foto: Reuters