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Accise diesel, dietrofront Meloni dopo il famoso video in cui chiedeva l'abolizione: ma il Mef smentisce

La misura del governo di Giorgia Meloni prevede un allineamento delle aliquote delle accise di diesel e benzina. Dietrofront della premier, che in un video del 2019 definiva le imposte "una vergogna". Il Mef smentisce

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“Noi pretendiamo che le accise vengano progressivamente abolite“, diceva Giorgia Meloni in un video, datato 2019, a proposito delle imposte sul carburante. Nel 2024, invece, la decisione del governo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia è di aumentare quelle sul diesel, allineandole così a quelle, più alte, della benzina. Dure le reazioni da parte delle associazioni dei consumatori e dell’opposizione. Il Ministero dell’Economia (Mef), però, ha smentito rilasciando una precisazione.

L’aumento delle accise sul diesel

La decisione dell’attuale esecutivo emerge dal Piano strutturale di bilancio 2025-2029, documento che delinea la politica economica degli anni a venire.

In un passaggio dedicato agli ambiti di tassazione (per la correzione dei conti da fare) si fa riferimento all’allineamento delle aliquote delle accise per il carburante.

Pompa di benzinaFonte foto: ANSA
Pompa di benzina a Genova

La strategia, come spiega Repubblica, punta a riportare sullo stesso livello le aliquote sia per la benzina che per il diesel, quindi con un aumento applicato a quest’ultimo.

Cosa sono le accise sul carburante

L’accisa è un’imposta fissa inclusa nel prezzo del carburante che si paga nel momento in cui si fa rifornimento in una qualsiasi stazione di servizio.

Quella sulla benzina vale circa 73 centesimi sul litro di carburante, mentre quella sul diesel ammonta a circa 62 centesimi.

Il video dove Meloni parla delle accise

Si tratta di un dietrofront significativo rispetto alle promesse fatte dell’attuale premier quando era all’opposizione.

Su 50 euro, 15 vanno alla benzina e al benzinaio, mentre 35 vanno allo Stato tra Iva e le famose accise sulla benzina (…). È una vergogna“, diceva Meloni in un video diffuso nel 2019 da Fratelli d’Italia, in cui venivano fatti i conti sull’impatto delle accise.

Nel gennaio 2023, il governo di centrodestra non aveva rinnovato il taglio delle accise deciso dall’esecutivo guidato da Mario Draghi. “Sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa tagliare le accise sulla benzina, il punto è che si fanno i conti con la realtà con la quale ci si misura”, era tornata a promettere Meloni, stavolta da Palazzo Chigi. “Sono convinta che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale delle accise”.

La precisazione del Mef

Il Ministero dell’Economia ha però precisato che sia “fuorviante” la notizia secondo cui il Governo Meloni intende “aumentare le accise sui carburanti”.

Il Mef ha spiegato che l’Esecutivo “è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad)” e “in questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise. In ogni caso, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due“.

Le reazioni delle associazioni dei consumatori

“Si rischia una stangata da 3,1 miliardi sugli automobilisti“, ha dichiarato Assoutenti a proposito della misura, denunciando l’impatto sui consumatori.

“Solo nel 2023 – ha commentato il presidente Gabriele Melluso – gli italiani hanno pagato un totale di 38 miliardi di euro a causa della tassazione (Iva e accise) che grava sui carburanti venduti in Italia”.

Le reazioni dell’opposizione

“Giorgia Meloni in un video del 2019 dal benzinaio spiegava in modo didascalico il funzionamento delle accise sui carburanti. Ora, 5 anni dopo, da Palazzo Chigi spieghi in modo altrettanto didascalico il motivo per cui ha deciso di aumentare quelle stesse accise per fare cassa sulle tasche delle famiglie e delle imprese italiane”, ha attaccato la segretaria del Pd Elly Schlein.

“Perché – ha aggiunto la leader dem – di questo stiamo parlando: aumentare le accise sul diesel equivale a introdurre una nuova tassa che tutti i giorni le italiane e gli italiani pagheranno”.

Dello stesso tenore il commento del capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia: “Si tratta di 3 miliardi che verranno pagati dai possessori di auto a gasolio e dal settore dell’autotrasporto. Dopo aver cancellato l’ACE e imposto assicurazioni obbligatorie senza chiarire tariffe e criteri, ora aumenta le accise. Un’altra tassa Meloni, un altro bel regalo del governo Meloni a famiglie e imprese italiane”.

accise-diesel-meloni-video Fonte foto: YouTube
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