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Caro benzina, il governo Meloni non vuole tagliare le accise. Il ministro Urso: "Rincari colpa dell'Opec"

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha ribadito che il governo non vuole procedere al taglio delle accise contro il caro benzina

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I prezzi della benzina aumentano, ma il governo Meloni esclude di ricorrere a un taglio delle accise come fatto precedentemente dall’esecutivo di Mario Draghi. Il rincaro del carburante però torna a far discutere e preoccupa. In concomitanza al grande esodo estivo di ferragosto, infatti, il prezzo medio della benzina è salito a 1,93 euro al litro con punte sopra i 2 euro in autostrada. Nonostante i consumatori e le opposizioni chiedano un nuovo taglio delle accise per far fronte ai costi elevati, il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso esclude che il governo possa percorrere quella strada.

Secondo il ministro Urso l’aumento del prezzo è dovuto all’Opec

Gli aumenti del prezzo della benzina a cui stiamo assistendo sarebbero imputabili all’Opec (l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio).

A sostenerlo è il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso che in un’intervista a ‘La Repubblica‘ ha spiegato come “i prezzi dei carburanti hanno cominciato a salire da quando l’Opec, il cartello dei paesi arabi alleati con la Russia ha cominciato a tagliare la produzione per far salire i prezzi del barile. Un aumento che si scarica sul consumatore“.

Il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo UrsoFonte foto: ANSA
Il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso

Il target di produzione fissato dall’Opec (in un vertice di giugno) è di 40,46 milioni di barili di petrolio al giorno: un livello di produzione inferiore agli anni precedenti che sarà confermato anche nel 2024.

Nessun taglio delle accise

Nell’intervista al quotidiano ‘La Repubblica‘, il ministro Urso ha aggiunto che l’Europa “dovrebbe giocare anche nel caso dei carburanti un ruolo da protagonista, come avvenuto per il gas”.

Il riferimento è al price cap, proposto da Mario Draghi, “oltre il quale i paesi Ue non avrebbero più acquistato la materia prima, provvedimento poi attuato con il governo Meloni“, ha detto Urso.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha anche ribadito che l’esecutivo non ha intenzione di procedere a un taglio delle accise per abbassare i prezzi della benzina in costante aumento.

Il governo preferisce concentrarsi su altro

Urso ha spiegato che la riduzione delle accise decisa dal governo Draghi (le accise sono state ripristinate dal governo Meloni a inizio 2023) era riconducibile a “un momento eccezionale“.

L’esecutivo trainato da Fratelli d’Italia, invece, “ha preferito utilizzare quelle risorse per il taglio del cuneo fiscale, per i salari più bassi e le famiglie più numerose“, ha detto il ministro Urso.

L’intenzione sarebbe quella di “rendere queste misure strutturali“, ha precisato il ministro. “In questo modo – ha aggiunto – possiamo aiutare le famiglie in difficoltà alle prese con l’inflazione e per dare uno stimolo al sistema produttivo attraverso i consumi”.

benzina-rialzo Fonte foto: ANSA
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