Acciaieria Azovstal sotto attacco, la Russia annuncia la tregua: ancora centinaia di civili da salvare
Le autorità ucraine hanno perso i contatti con l'acciaieria Azovstal, sotto attacco da parte dell'esercito russo, che sta usando le armi termobariche
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello, nel corso di un colloquio telefonico, ad Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, per soccorrere i feriti che si trovano all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Il capo di Stato ha sottolineato che “le vite delle persone che si trovano” nel complesso industriale “sono in pericolo”.
Nel mentre dalla Russia è arrivata la promessa per il cessate il fuoco e l’apertura di nuovi corridoi umanitari per permettere a tutti i civili di lasciare l’acciaieria nelle giornate del 5, del 6 e del 7 maggio. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax di Mosca.
- Acciaieria Azovstal sotto attacco: persi i contatti con chi si trova dentro
- Attacco all'acciaieria Azovstal di Mariupol: usate le armi termobariche
- Nuovi corridoi umanitari per permettere ai civili di lasciare l'area
Acciaieria Azovstal sotto attacco: persi i contatti con chi si trova dentro
Le comunicazioni tra l’acciaieria e le autorità ucraine si sono interrotte dopo l’ultimo attacco dell’esercito russo al complesso industriale.
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha fatto sapere che sul posto si sta combattendo duramente, ma non è chiaro “cosa sta succedendo né se gli ucraini sono in salvo o meno”.
Attacco all’acciaieria Azovstal di Mariupol: usate le armi termobariche
L’annuncio è arrivato proprio mentre sui media mondiali ha iniziato a girare un video che mostrerebbe l’uso di armi termobariche contro l’acciaieria Azovstal, con carri armati e truppe diretti all’interno dello stabilimento.
Il girato è stato pubblicato dai combattenti dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, con immagini che attesterebbero l’avanzata dell’artiglieria russa verso i bunker, dove, dopo le ultime operazioni di salvataggio, si troverebbero ancora centinaia di civili, e una trentina di bambini.
Evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal.
Nuovi corridoi umanitari per permettere ai civili di lasciare l’area
L’Ucraina ha chiesto a più riprese la riapertura dei corridoi umanitari, ma la Russia ha mostrato diverse resistenze, accusando le truppe di Kiev di approfittarsi del cessate il fuoco per implementare nuove linee difensive. Nella giornata del 3 maggio sono ripresi i bombardamenti.
Il Cremlino ha però negato il nuovo assalto all’acciaieria, sostenendo che sarebbe in corso un assedio con interventi rivolti a impedire agli ucraini di raggiungere le postazioni di tiro.
Il nuovo cessate il fuoco dovrebbe permettere a donne, bambini e anziani di lasciare lo stabilimento Azovstal, ma le autorità ucraine si sono dette preoccupate per i soldati feriti, a cui la Russia impedirà di uscire dagli edifici.