A che punto sono i lavori delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 a un anno dal via: preoccupa la pista da Bob
La pista di Bob per Milano e Cortina 2026 potrebbe avere dei problemi nel completamento del cantiere: le gare potrebbero finire a New York
Manca un anno alle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina 2026 e i cantieri per la costruzione delle infrastrutture stanno procedendo. Se nel capoluogo lombardo i lavori stanno rispettando la tabella di marcia, sulle Dolomiti la situazione è più incerta, in particolare a causa dei dubbi sulla pista da Bob.
- Manca un anno a Milano Cortina 2026
- Come procedono i lavori a Milano
- I dubbi sulle infrastrutture a Cortina
Manca un anno a Milano Cortina 2026
Il 6 febbraio 2026, nello stadio di San Siro a Milano, si terrà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina. 20 anni dopo Torino, l’Italia torna a ospitare la manifestazione sportiva invernale più importante al mondo.
Le gare si svolgeranno attorno a tre poli centrali, due in Lombardia e uno diviso tra Veneto e Trentino-Alto Adige, sulle Dolomiti. Il primo polo è quello di Milano, con un villaggio olimpico e tre strutture che ospiteranno le gare di hockey e pattinaggio.
Fonte foto: ANSA
Livigno e Bormio, in Valtellina, si divideranno le gare di sci e snowboard con Cortina e le dolomiti, che ospiteranno anche il biathlon e il curling, oltre agli sport di scivolamento come bob e slittino.
Come procedono i lavori a Milano
Milano è una delle città che vedrà sorgere il maggior numero di strutture per le prossime Olimpiadi Invernali. Il villaggio olimpico ospiterà 1.700 atleti e nascerà nella zona dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana.
Le autorità hanno assicurato che, dopo la fine delle Olimpiadi, gli alloggi saranno convertiti in uno studentato, per aiutare ad alleviare la crisi abitativa della città che pesa soprattutto sugli studenti fuori sede.
L’altro intervento più importante è la costruzione dell’arena di Santa Giulia, che sta procedendo come da scaletta, mentre la fiera di Rho sarà adattata per ospitare il pattinaggio in supporto alla struttura principale, il Forum di Assago.
I dubbi sulle infrastrutture a Cortina
Cortina sta vivendo una situazione più problematica. Il villaggio olimpico da 900 posti avrebbe dovuto essere smantellato alla fine delle Olimpiadi, ma rimarrà in piedi per almeno altri due anni, tra le proteste dei cittadini.
La questione più complessa è quella della pista da bob. Voluta fortemente dal ministro Salvini e dal governatore del Veneto Zaia, sta riscontrando alcuni problemi oltre a essere costata 81 milioni di euro. Le autorità dicono che i tempi saranno rispettati, ma le associazioni di cittadini sono preoccupate.
È preoccupato anche il Comitato olimpico internazionale, che ha costretto la Fondazione Milano Cortina a scegleire una pista di riserva in caso quella di Cortina non fosse completata. La decisione è ricaduta su Lake Placid, New York, USA. Una scelta dettata dal fatto che la pista statunitense, 6mila chilometri dall’Italia, è stata messa a disposizione gratuitamente.
