Zona Rossa a Natale, appello Zaia: regioni favorevoli, quali sono
Covid: Luca Zaia, governatore del Veneto, chiede al governo di istituire la zona rossa per le feste di Natale. I ministri Boccia e Speranza d'accordo
Luca Zaia, governatore del Veneto, lancia l’appello al governo, chiedendo misure anti Covid più restrittive in vista delle feste. Servono misure da zona rossa per tutte le vacanze di Natale, almeno fino alla Befana: questo il sunto delle richieste di Zaia, come riferisce l’Ansa, che racconta che l’esponente leghista ha assunto tale posizione netta nel corso della riunione tra governo e Regioni. La linea di Zaia è condivisa dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e da quello della Salute Roberto Speranza, oltreché dai rappresentanti di Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e Marche.
“Nel periodo delle festività servono restrizioni massime, se non le fa il governo le facciamo noi – ha detto Zaia -. Se non chiudiamo tutto adesso ci ritroveremo a gennaio a ripartire con un plateau troppo alto”.
Parole che fanno il paio con quelle rilasciate nella giornata di ieri sempre dal presidente del Veneto che ha commentato i numeri preoccupanti della regione da lui amministrata. Nella fattispecie il Veneto, martedì 15 dicembre, ha registrato 165 decessi in sole 24 ore, superando il giorno ‘nero’ del 10 dicembre, quando i morti furono 148.
Guardando invece ai dati aggiornati del 16 dicembre questa la situazione descritta dal bollettino regionale: 3.817 i nuovi contagi e 77 i morti. Il totale dei positivi in regione dall’inizio dell”epidemia sale così a 200.607, il numero dei decessi a 5.069. Cala leggermente la pressione sugli ospedali: in area medica sono ricoverati 2.945 malati Covid (-6), in terapia intensiva 372 (-1). Gli attuali positivi sono 94.225 contro i 92.690 di ieri (+1.535). Le persone guarite dal virus sono 101.313.
Il governatore non ha usato mezze misure per descrivere l’emergenza, parlando di situazione ospedaliera “assolutamente pesante” sottolineando che i problemi più grossi relativi ai ricoveri non sono al momento quelli legati alle terapie intensive, bensì a quelli dei reparti non critici che comunque possono provocare danni drammatici dal punto di vista sanitario.
“L’ospedale rischia di essere la punta più acuta di un iceberg”, ha aggiunto Zaia. A fargli eco l’immunologa dell’Università di Padova, Antonella Viola, che ha dichiarato ad Agorà, su Rai Tre, che “il Veneto è l’unica regione in cui la strategia dei 21 parametri non sta funzionando, perché da noi le restrizioni non ci sono state, e siamo partiti da un livello di contagi abbastanza alto”.