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Yara Gambirasio diventa una serie Netflix, Massimo Bossetti parla dal carcere: cos'ha detto alle telecamere

Su Netflix è uscita la docuserie Il caso Yara - Oltre ogni ragionevole dubbio. All'interno una rivelazione inedita di Massimo Bossetti

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È online dal 16 luglio “Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio”, la docuserie Netflix che ricostruisce il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio e analizza le dinamiche che hanno portato all’arresto di Massimo Bossetti. L’esclusiva è l’intervista all’assassino della 13enne di Brembate di Sopra, che davanti alle telecamere ribadisce la sua innocenza e lancia accuse contro Letizia Ruggeri, la pm che condusse le indagini che finirono per incriminare il carpentiere (allora) 43enne.

Il caso Yara su Netflix, di cosa si tratta

Il 16 luglio è sbarcata su Netflix “Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio”, la docuserie che ripercorre la vicenda dell’omicidio della 13enne Yara Gambirasio, scomparsa da Brembate di Sopra (Bergamo) e ritrovata a Chignolo d’Isola per puro caso tra le sterpaglie di un campo.

La docuserie è prodotta da Quarantadue e si compone di cinque episodi della durata media di cinquanta minuti. Dietro il progetto c’è la direzione Gianluca Neri, un nome già noto per aver firmato un’altra docuserie di successo, “Sanpa”, la storia di San Patrignano.

yara gambirasio massimo bossetti serie netflixFonte foto: ANSA
Massimo Bossetti è stato arrestato il 16 giugno 2014 con l’accusa di essere l’assassino di Yara Gambirasio. La vicenda è ricostruita nella docuserie “Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio” disponibile su Netflix

Al centro degli episodi ci sono audio e filmati originali. Possiamo ascoltare, ad esempio, la voce dei genitori della 13enne che prima del ritrovamento del cadavere si sfogavano con amici e parenti, rilasciavano dichiarazioni agli investigatori e, nello strazio, lasciavano messaggi in segreteria al numero della piccola Yara per chiederle di tornare a casa.

Le immagini scorrono tra i filmati delle gare di atletica della 13enne e gli interrogatori di Massimo Bossetti. Un altro ruolo centrale è quello di Marita Comi, ex moglie di Bossetti che alle telecamere definisce la sua posizione nella vicenda. Non mancano, ovviamente, gli interventi della pm Letizia Ruggeri e dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, oltre a quelli dei giornalisti che seguirono la vicenda.

Le dichiarazioni di Massimo Bossetti dal carcere

Come già detto, uno dei momenti clou della docuserie arriva con le dichiarazioni inedite di Massimo Bossetti dal carcere. “Non so perché sono qui”, dice l’ex carpentiere dal cortile dell’istituto penitenziario.

Bossetti, quindi, ribadisce di essere innocente. “Vorrei dire al pubblico ministero che mi ha rovinato la vita“, dice, rivolgendosi a Letizia Ruggeri. Secondo l’ex carpentiere, quindi, qualcuno avrebbe voluto trovare un mostro. A tal proposito, Bossetti racconta che gli è stato consegnato un foglio bianco con una penna, per incitarlo a scrivere di suo pugno la sua confessione. “Ho accartocciato il foglio e l’ho lanciato”, dice il detenuto.

L’omicidio di Yara Gambirasio nella cultura di massa

L’opera di Gianluca Neri non è l’unico progetto mediatico che ricostruisce l’omicidio di Yara Gambirasio. Nel 2018 è uscito il documentario “Ignoto 1 – Dna di un’indagine” prodotto da Sky. Discovery, inoltre, ha prodotto “Sulle tracce dell’assassino – Il caso Yara” disponibile dal 2022.

Il delitto Gambirasio ha anche ispirato un film, “Yara”, del noto regista Marco Tullio Giordana con l’attrice Isabella Ragonese nel ruolo di Letizia Ruggeri.

yara-gambirasio-serie-netflix-massimo-bossetti-2 Fonte foto: ANSA
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