"Vogliamo solo sangue no vax", bimbo di Modena deve essere operato al cuore: la decisione del Tribunale
La famiglia di un bimbo in attesa di un trapianto chirurgico al cuore all'ospedale Sant'Orsola di Bologna avrebbe richiesto per lui solo sangue no vax
Il giudice ha deciso il destino del bambino modenese in attesa di un delicato intervento chirurgico al cuore all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Secondo quanto riferito da ‘La Gazzetta di Modena’, la famiglia avrebbe richiesto per lui “solo sangue no vax“.
La decisione del Tribunale in merito al bimbo modenese
Il tribunale per i minorenni di Bologna ha sospeso provvisoriamente la potestà genitoriale ai coniugi del Modenese che, per motivi religiosi, vogliono solo sangue No vax per il figlio. Il bambino ha bisogno infatti di trasfusioni di sangue per un intervento chirurgico dovuto a una cardiopatia. Così è stato nominato, come tutore del piccolo, il servizio sociale competente per territorio.
Il caso del bimbo modenese al Sant’Orsola di Bologna
La famiglia del bambino, del modenese, sarebbe “no vax” e avrebbe rifiutato trasfusioni di sangue da donatori vaccinati contro il Covid-19. Il caso è finito in Tribunale e una decisione del giudice tutelare potrebbe arrivare già oggi, lunedì 7 febbraio.
Tutto sarebbe nato qualche settimana, fa quando la famiglia avrebbe fatto sapere ai medici dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna che, per il loro bambino, non sarebbe stato accettato in nessun caso sangue proveniente da donatori vaccinati contro il Covid-19. La famiglia avrebbe infatti preteso che il sangue sia prelevato solo da persone che non si siano sottoposte alla profilassi contro il coronavirus.
Non solo: la famiglia avrebbe anche fatto partire un tam tam in alcune chat legate ad ambienti no vax allo scopo di reperire “volontari” non immunizzati pronti a donare il proprio sangue per il bambino.
Il Sant’Orsola, in accordo col centro trasfusionale, si è opposto dal momento che le donazioni di sangue devono seguire protocolli di legge molto rigidi e molto precisi, allo scopo di assicurare la massima sicurezza. La famiglia, a quel punto, si è rivolta agli avvocati e il caso è così finito in Tribunale.
L'”asso nella manica” della famiglia del bambino
Come riporta il ‘Corriere della Sera’, la famiglia del bambino avrebbe un “asso nella manica”: all’appello per trovare del sangue di donatori non vaccinati contro il Covid avrebbero risposto 40 “volontari” e proprio questo elemento sarà presentato davanti al giudice tutelare per far valere le loro ragioni.