Vladimir Luxuria, striscione omofobo a Vimercate: "Intruso alla festa della donna". Lei spegne le polemiche
Vladimir Luxuria ha replicato allo striscione offensivo esposto a Vimercate contro la sua partecipazione alla tavola rotonda sui diritti delle donne
In previsione della Giornata internazionale sui diritti della donna, che cade l’8 marzo, l’amministrazione comunale di Vimercate ha organizzato una tavola rotonda per parlare di violenze di genere. Per l’occasione è stata invitata anche Vladimir Luxuria, attivista per la comunità LGBTQ+ e prima deputata transgender in Italia.
Vladimir Luxuria, lo striscione omofobo a Vimercate
Ma la scelta ha messo a disagio qualcuno, al punto che nella notte tra il 27 e il 28 febbraio è stato esposto uno striscione omofobo che attacca direttamente e personalmente l’attivista, con il simbolo del “Movimento nazionale la rete dei patrioti“. Il manifesto recitava: “8 marzo festa della donna, Wladimiro Guadagno l’intruso“.
Lo striscione, oltre a generare indignazione sui social, ha suscitato la reazione della diretta interessata. Sul suo profilo Instagram, l’attivista ha pubblicato la foto dello striscione con un lungo commento a corredo del post.
Il post di Vladimir Luxuria
La replica di Vladimir Luxuria
“Sono stata invitata questa sera – ha scritto Vladimir Luxuria – dall’amministrazione comunale di Vimercate per parlare di donne in un calendario di numerose e interessanti iniziative del mese di marzo”.
“Qualcuno al calar delle tenebre espone questo striscione di ‘benvenuto’ contro di me. E io sarei ‘l’intruso’ che non ha titoli per parlare della condizione femminile, di violenza e discriminazione socio-economica di genere, di femminicidio?”, ha scritto Luxuria.
Vladimir Luxuria, l’attacco a “nostalgici del fascismo”, “leghisti”, “Putin”
“Gli intrusi su questo tema sono i nostalgici del fascismo – ha aggiunto nel post – epoca nella quale le donne dovevano starsene in casa a badare a figli e marito poiché era considerata valida solo in quanto ‘riproduttrice’. Gli intrusi sono quelli del Popolo della Famiglia che oggi hanno fatto in Brianza una ‘silenziosa’ manifestazione di protesta: infatti fanno bene a starsene zitti visto che il loro leader Mario Adinolfi ha sostenuto nella trasmissione radiofonica La Zanzara che ‘la donna cristiana deve essere mite e sottomessa'”.
Vladimir Luxuria non ha risparmiato attacchi anche ai sostenitori di Salvini: “Gli intrusi sono i leghisti che fino all’altro ieri elogiavano Putin, il dittatore sovietico che sta negando la libertà a tante donne e madri in fuga dall’Ucraina con il terrore delle bombe riflesso nei loro occhi”.
“Rispetto a questa gente ho diritto, dignità e competenza per parlare di donne”, ha concluso Luxuria, che ha chiosato: “L’8 marzo non è la festa ma la Giornata delle donne“.