Vittorio Feltri parla di morte ed eutanasia: "Ho detto a Melania Rizzoli di aiutarmi quando sarà il momento"
Nessuna paura della morte, semmai non gli "va di soffrire". Vittorio Feltri ha raccontato il suo rapporto con la fine della vita e con l'eutanasia, della quale ha già deciso di avvalersi
Il giornalista Vittorio Feltri si è confessato a cuore aperto nel corso di una recente intervista, toccando numerosi argomenti fra i quali anche la morte e l’eutanasia. Feltri ha già pianificato di chiedere il ricorso alla dolce morte quando sarà giunta la sua ora. E sa già a chi potrà rivolgersi.
Il rapporto con la morte
Il rapporto fra Vittorio Feltri e la morte è piuttosto particolare. Ormai da tempo, l’avvicinarsi dell’appuntamento fatale è per il giornalista una sorta di liberazione in vita, un lasciapassare che permette di dire tutto ciò che passa per la mente, senza freni inibitori.
Ne diede prova, fra le prime volte, negli studi di La7 anni or sono, quando in collegamento con In Onda con degli sbigottiti David Parenzo, Luca Telese e Massimo Giannini cominciò a raccontare quale fosse il suo atteggiamento nei confronti dell’immigrazione: “Io me ne sbatto degli immigrati, ne arrivino quanti ne vogliono. C’ho 74 anni, fra qualche anno sarò morto. Ma che caz*o me ne fot*e a me degli immigrati!”
Milano, 29 febbraio 2024 – Vittorio Feltri sul palco dell’evento “100 giorni alle elezioni – Il futuro dell’Europa” in occasione dei 50 anni de “Il Giornale” al Circolo Filologico Milanese.
“Non è che abbia paura della morte”, racconta oggi che di anni ne a 81 al Corriere della sera. “È che mi spaventano le modalità con le quali arriva. So che la morte è un fatto naturale e inevitabile, ma non mi va di soffrire“.
I lutti di Feltri
La morte, racconta, per lui non è un “tabù” avendola “incontrata così tante volte”. La prima a 6 anni, quando andò al capezzale del papà Angelo, morente per il morbo di Addison.
A 21 anni mise incinta e sposò una ragazza di nome Maria Luisa. “Un’infermiera del nido mi viene incontro con due fagottini in braccio. Io chiedo: qual è il mio? E lei: tutte e due. Due femmine. Svengo. Un medico mi rianima con un’iniezione”, racconta Feltri.
“Passo in un attimo dalla disperazione all’euforia. Ma poi subito alla disperazione. Mi dicono che la mia Maria Luisa è morta per le complicanze del parto: eclampsia“.
Feltri e l’eutanasia
Quando arriverà il momento, Feltri non intende andarsene agonizzando: si rivolgerà all’amica Melania Rizzoli, dottoressa, scrittrice, giornalista e politica.
“Io però ho detto a Melania che deve aiutarmi a morire, quando sarà il momento. Se le donne possono dire “l’utero è mio”, io potrò dire che la vita è mia? Se siamo davvero padroni della nostra vita dobbiamo esserlo anche della nostra morte. Sono favorevole all’eutanasia. Quando mia madre ultranovantenne stava morendo in clinica, ho preso per il bavero un giovane medico e gli ho urlato “se non le fai subito un’iniezione di morfina ti ammazzo”. Gliel’ha fatta.
L’intervento ai polmoni
Non molto tempo fa l’ex direttore de L’Indipendente, di Libero e del Giornale ha subito l’asportazione di un piccolo tumore ai polmoni. Prima di entrare in sala operatoria al San Raffaele ha twittato una presa in giro alla morte: “Dio bono, si fa fatica anche a morire. Non ce la faccio”.