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Violenze di Capodanno a Milano, il racconto della vittima 19enne: “Un orrore che rivivo costantemente”

Il racconto di Imogen, 19enne inglese, tra le vittime delle violenze di Capodanno in piazza Duomo a Milano

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Imogen, una studentessa universitaria inglese di 19 anni che la notte di Capodanno si trovava in piazza Duomo a Milano, ha raccontato alla stampa le violenze subite. Tra le otto vittime dell’assalto di gruppo di quella sera, la ragazza ha scelto di parlare e mostrare il proprio volto per combattere le fake news e assicurarsi che la sua storia e quella delle altre vittime “venga ascoltata”.

Il racconto della 19enne inglese

In una lunga intervista alla testata britannica DailyMail, Imogen ha trovato il coraggio di raccontare le violenze subite.

La studentessa universitaria, di 19 anni, è stata tra le vittime delle violenze di gruppo verificatesi nel centro di Milano durante la notte di Capodanno.

Violenze di Capodanno a MilanoFonte foto: ANSA
Folla in piazza Duomo a Milano nella notte di Capodanno

La ragazza ha spiegato di aver scelto di parlare pubblicamente e di mostrare il proprio volto per “assicurarmi che la nostra storia venga ascoltata”.

Imogen sta per presentare una denuncia all’ambasciata italiana a Londra, che entrerà a far parte dell’inchiesta per stupro di gruppo avviata dalla Procura di Milano.

A dare il via alle indagini, guidate dal Pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella, fu Laura Barbier, 20enne belga anch’ella tra le vittime dell’assalto di piazza Duomo.

Imogen: “Umiliata e disumanizzata”

È dettagliato e doloroso il resoconto di Imogen. “Non avrei mai immaginato che sarei potuta essere vittima di un’aggressione sessuale di massa a 19 anni” è il commento interdetto della giovane.

Mentre si trovava in piazza con altri studenti, in attesa dei fuochi d’artificio, Imogen racconta di essere stata “afferrata da dietro e allontanata dai miei amici”.

Vittima di quello che è sembrato essere un attacco organizzato: “Diversi uomini contemporaneamente hanno iniziato a palpeggiarmi e uno tentava di alzarmi il vestito”. E il dolore permane:

È un orrore che rivivo costantemente, che mi ha umiliato e disumanizzato.

La forza di liberarsi è arrivata quando ha sentito “uno che parlava di stupro”. In quel momento ha sentito di “dover lottare per sopravvivere”.

Le violenze di Capodanno a Milano

La Procura di Milano sta indagando su almeno 5 casi di presunti abusi sessuali in cui sarebbero coinvolte, oltre a Imogen e Laura Barbier, anche un’avvocata lombarda di 50 anni, una donna sudamericana e una coppia di turisti.

Gli inquirenti stanno ascoltando le testimonianze e passando al vaglio le immagini delle telecamere di sicurezza nel tentativo di identificare gli aggressori, presumibilmente una 40ina, quasi tutti di origine straniera.

Il caso potrebbe rientrare nel fenomeno del taharrush gamea, pratica di aggressione di gruppo in pubblico volta a umiliare le donne.

Il fenomeno nacque in Egitto alla fine degli anni ’90, in contesto di guerra, e in seguito venne utilizzato per reprimere le proteste delle attiviste.

Non si tratta, tuttavia, come spesso erroneamente affermato, di una pratica religiosa.

Così come spiegato su Repubblica da Wael Faruq, direttore dell’istituto di cultura araba dell’università Cattolica, “per la cultura araba e la religione islamica quelle violenze di gruppo sono un crimine gravissimo”.

violenze-di-capodanno-a-milano-1 Fonte foto: ANSA
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