Vincenzo De Luca insulta la premier Giorgia Meloni: "Lavora tu, str****. Per lavorare ci servono i soldi"
Tensione alle stelle tra Vincenzo De Luca e Giorgia Meloni, il presidente della Regione Campania insulta la premier: "Lavora tu, str****"
“Lavora tu, str****. Per lavorare ci servono i soldi. È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci che non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione? Lavora tu, str****”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ai giornalisti che in Transatlantico alla Camera gli hanno chiesto un commento dopo le parole della premier, che dalla Calabria si era rivolta a lui dicendogli che “se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più”. L’ex sindaco di Salerno, venerdì 16 febbraio, si è recato a Roma con centinaia di primi cittadini per chiedere di sbloccare i fondi Sviluppo e coesione e protestare contro l’Autonomia.
- La manifestazione a Roma contro il Governo
- La tensione con la polizia
- Il primo attacco a Giorgia Meloni
- De Luca davanti a Palazzo Chigi
- La risposta di Meloni a De Luca
- De Luca e l'insulto alla premier
La manifestazione a Roma contro il Governo
Vincenzo De Luca, il governatore della Campania, si è presentato in piazza Santi Apostoli a Roma con circa 700 tra sindaci e amministratori per protestare contro il Governo.
L’obiettivo della manifestazione è far sbloccare i fondi Sviluppo e coesione e protestare contro l’Autonomia: De Luca ha chiesto “che entro una settimana” si arrivi a un accordo.
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania
La tensione con la polizia
In un primo momento, il corteo è stato bloccato dalla polizia mentre era diretto al Ministero degli Affari europei.
Vincenzo De Luca si è quindi scagliato contro gli agenti.
Il primo attacco a Giorgia Meloni
Vincenzo De Luca ha poi rilasciato alcune dichiarazioni contro Giorgia Meloni (negli ultimi giorni sono state diverse), dicendo che la premier debba “chiedere scusa perché questi fondi erano destinati in primo luogo al Sud, e gli accordi di coesione andavano fatti innanzitutto con le regioni del Sud invece che con tutte le regioni del Nord. La manifestazione di oggi serve a ricordare a Giorgia Meloni e a tutti che la dignità del Sud non è in vendita, quindi chiede scusa perché sta bloccando risorse essenziali per creare lavoro“.
Subito dopo ha aggiunto, ripreso dall’Ansa, che “l’autonomia differenziata è una legge truffa. Se si consente alle regioni del Nord di fare contratti integrativi nella sanità con 3 mila euro in più al mese per i medici noi siamo morti. Noi siamo pronti a competere, ma ad armi pari”.
De Luca davanti a Palazzo Chigi
Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca è poi andato a piazza Colonna, davanti al portone chiuso di Palazzo Chigi, aspettando di essere ricevuto.
Dietro la cordata, su via del Corso, centinaia di sindaci sono stati bloccati dalla polizia, così i primi cittadini hanno iniziato a urlare “fascisti” verso Chigi, intonando poi Bella Ciao.
La risposta di Meloni a De Luca
Dalla Calabria, la premier ha poi parlato della manifestazione in corso a Roma dicendo che “tutti i presidenti di Regione hanno capito il senso di quello che stiamo facendo, c’è stata una enorme collaborazione, tutti sono collaborativi salvo uno che non è molto collaborativo allo stato attuale. Rispetto, per carità, neanche mi stupisce troppo, se si va a guardare il ciclo di programmazione 2014-2020 risulta speso il 24% della spesa, se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più”.
De Luca e l’insulto alla premier
Dopo le parole di Giorgia Meloni, De Luca ha replicato insultandola, come riportato da Askanews, dopo che alcuni giornalisti gli avevano chiesto un commento sulle dichiarazioni della premier:
“Per lavorare ci servono i soldi. È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci che non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione? Lavora tu, str…“