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Vigile attesa cos'è e cosa ha deciso Tar: raccomandazioni e linee guida cure domiciliari Covid, come cambiano

Cos'è la "vigile attesa" e come cambiano le cure domiciliari contro il Covid-19 dopo la decisione presa dal Tar del Lazio

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Tachipirina e vigile attesa“. Queste parole, ripetute a più riprese dal ministro della Salute Roberto Speranza, sono state di certo le più discusse nel periodo Covid-19 in Italia quando, da parte del Ministero, erano arrivate delle precise raccomandazioni per chi, positivo al virus e in isolamento domiciliare, doveva attendere prima di contattare il medico curante o le strutture ospedaliere.

Tali parole, a mesi di distanza, sono state impugnate dal Tar del Lazio, che ha deciso di emettere una sentenza che mette mano, e modifica, la circolare del Ministero della Salute in merito alle cure domiciliari per i pazienti Covid.

Vigile attesa, cos’è?

Il termine “vigile attesa” è stato inserito all’interno di una circolare del Ministero della Salute che fornisce e linee guida per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid. Nello specifico si tratta di raccomandazioni per i casi “lievi di Covid-19”, intesi come casi con febbre sopra i 37,5 gradi, malessere, tosse, mal di gola, ma non con difficoltà respiratorie o alterazione dello stato di coscienza.

Vigile attesa cos'è e cosa ha deciso Tar: raccomandazioni e linee guida cure domiciliari Covid, come cambianoFonte foto: ANSA
I “casi lievi Covid” possono curarsi a casa senza ricorrere alle cure ospedaliere

Per tali soggetti, si specifica nella circolare, “non è indicata alcuna terapia al di fuori di una eventuale terapia sintomatica di supporto”. Si deve invece far ricorso alla “vigile attesa”, ovvero costante monitoraggio dei parametri vitali e delle condizioni cliniche del paziente, misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno e assunzione di farmaci come paracetamolo o antinfiammatori non steroidei in caso di febbre o dolori articolari o muscolari.

Nella circolare si legge anche che “va evitato l’uso empirico di antibiotici”.

Vigile attesa, la decisione del Tar del Lazio

Nella giornata di sabato 15 gennaio 2022 il Tar del Lazio ha emesso una sentenza con la quale ha annullato, in parte, una circolare del ministero della Salute.

Secondo il tribunale amministrativo, quella circolare “si pone in contrasto con l’attività professionale dei medici”.  A presentare istanza di ricorso è stato il “Comitato Cura domiciliare Covid-19”.

Secondo i ricorrenti  il governo avrebbe “privato i cittadini delle cure domiciliari precoci”.

Come cambiano le cure domiciliari

Con la decisione del Tar, che ha annullato parzialmente la circolare limitandosi alle parti che prevedono la “vigilante attesa” e la somministrazione di Fans e paracetamolo, cambiano anche le cure domiciliari.

Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, che ha sentito il presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie Cricelli, i medici ora hanno più libertà. Infatti  “se il medico ritiene che siano utili“, i farmaci devono e possono essere prescritti ai “casi lievi” di Covid-19.

Nel trattamento di “vigile attesa”, che come spiegato da Cricelli è “osservazione attiva del medico per valutare un’evoluzione peggiorativa dei sintomi, “vanno prescritti solo farmaci sintomatici contro febbre e dolori, ovvero paracetamolo e fans; altre tipologie di farmaci non sono indicate dalle raccomandazioni attuali, e non è dunque indicato l’impiego”.

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cure covid Fonte foto: ANSA
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