Video del carabiniere che rinnegherebbe il presidente Sergio Mattarella: "Non l'ho votato, non lo riconosco"
Un carabiniere dice che Sergio Mattarella non è il suo presidente. Il video, dove appare di spalle, è diventato virale sui social. Le critiche
Durante la manifestazione pro-Palestina a Milano un’anziana e un carabiniere hanno avuto uno scambio di vedute. Nel video si sente (l’uomo è di spalle e non si vede parlare) il carabiniere dire che Sergio Mattarella non è il suo presidente perché “non l’ho votato”. La donna, ovvero Franca Caffa ex consigliere comune del Prc, incredula cerca di ribattere, ma la persona in divisa ripete quanto affermato. Il video, reso noto dallo scrittore e giornalista Giulio Cavalli, trova le critiche preoccupate anche di Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno. Cavalli invece si chiede cosa ne pensa il ministro della Difesa Crosetto.
- Video del carabiniere: "Non è il mio presidente"
- Votare il presidente della Repubblica
- Cosa cambia con il premierato?
Video del carabiniere: “Non è il mio presidente”
Durante la manifestazione pro-Palestina di Milano (le stesse che Piantedosi voleva far rimandare) una signora, che indossa una kefiah bianca e rossa sulle spalle, domanda a un carabiniere cosa ha detto il presidente. L’uomo in divisa risponde (lo si sente parlare anche se è di spalle rispetto alla videocamera) che “con tutto il rispetto, signora, non è il mio presidente”.
L’ex consigliera comunale del Prc, Franca Caffa, domanda ancora, con tono incredulo: “No? E di che Paese è lei?”. Il carabiniere risponde: “No, non l’ho votato, non l’ho scelto io, non lo riconosco”. La signora ribatte che non c’entra nulla e mentre il carabiniere ripete che “non l’ho scelto io”, l’anziana lo guarda male, senza capire.
Votare il presidente della Repubblica
Lo sguardo torvo della signora del video riflette il dubbio rispetto a quanto sembra affermare il carabiniere. Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno, infatti fa notare che quanto affermato dal carabiniere è grave: “Ignora che la nostra è una Repubblica parlamentare, non una Repubblica presidenziale e quindi il presidente della Repubblica non viene votato direttamente dalla cittadinanza”.
Le fanno eco sui social, dove il video è diventato virale, diverse firme note, come quella di Cathy La Torre (@avvocathy) che ricorda come anche la presidente del Consiglio non viene votata direttamente dai cittadini. Infine c’è chi fa notare che uno dei ruoli del presidente della Repubblica è quello di “supremo comandante delle forze armate” e non riconoscere la funzione di Mattarella potrebbe essere un reato. Immediata la risposta dell’Arma, che ha preso provvedimenti contro il singolo, trasferendolo a una funzione non operativa.
Cosa cambia con il premierato?
Fino a quando il premierato non sarà realizzato (proposta fortemente osteggiata dall’opposizione) e anche dopo, chi offende l’onore o il prestigio del presidente della Repubblica è punito con reclusione da uno a cinque anni (art. 278 del Codice penale). Il caso delle dichiarazioni del carabiniere, che non si vede parlare direttamente perché di spalle, potrebbe quindi essere piuttosto grave se confermato.
Con il premierato voluto dal governo Meloni (anche se ci sono dubbi su cosa ci fosse davvero scritto nel programma elettorale), si va a modificare l’articolo 92 della Costituzione per l’eleggibilità diretta. Le conseguenze sarebbero, secondo quanto affermato da diversi ex presidenti della Consulta e giuristi come Ugo De Siervo, un disequilibrio tra i poteri dello Stato e i vertici delle Istituzioni. Senza elementi di garanzia o contrappesi rispetto a una figura neutra, al momento non presenti nel testo, “è un progetto di legge quasi eversivo”, ha commentato nel corso dell’audizione in commissione Affari costituzionali al Senato lo scorso novembre. In coro anche gli altri giuristi, preoccupati anche per un’altra proposta nello stesso testo: il premio di maggioranza al 55%.