Vespa contro il Reddito di Cittadinanza, attacco in diretta tv: "Il lavoro bisogna cercarlo", "Facile parlare"
Bruno Vespa si è scontrato con alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza in diretta tv: ecco cosa è successo davanti alle telecamere
Il Reddito di Cittadinanza resta un tema caldissimo. L’agevolazione, che secondo Bankitalia avrebbe evitato di far finire in povertà un milione di persone, è criticata dal Governo Meloni, che si è opposta alla proroga. Durante la puntata di ‘Zona Bianca’, trasmissione andata in onda su Rete 4 domenica 4 dicembre, alcuni percettori hanno dialogato con Bruno Vespa, conduttore di ‘Porta a Porta’, ospite di Mediaset. Il giornalista ha criticato il Reddito di Cittadinanza e si è scontrato con alcuni cittadini palermitani, sostenitori dell’agevolazione.
Cosa ha detto Vespa sul Reddito di Cittadinanza
In diretta, Bruno Vespa ha raccontato l’esperienza familiare e poi ha sostanzialmente sollevato dubbi sul fatto che i sostenitori del Reddito di Cittadinanza si sforzino nella ricerca di un posto di lavoro.
Ecco cosa ha detto il giornalista: “Io so che cos’è la disoccupazione perché mio padre, che è rappresentante di commercio, ha avuto dei periodi di disoccupazione. E se non ci fosse stato lo stipendio di mia madre, maestra, non so come sarebbe andata a finire. Quindi ho grande rispetto, ma mio padre, però, il lavoro poi andava a cercarselo. Allora io vorrei chiedere a questo signore di Palermo: lui che mestiere fa? Che cosa sa fare? A chi si è proposto? È davvero sicuro che nella città di Palermo, qualunque mestiere lui faccia, non ci sia una persona disposta ad assumerlo? Perché non facciamo questa prova? Eh? Vogliamo farla insieme? Che mestiere fa lei?”.
Bruno Vespa, conduttore di ‘Porta a Porta’, storica trasmissione in onda su Rai 1
L’attacco a Bruno Vespa
Pronta la replica del portavoce di quelli che, in trasmissione, sono stati definiti ‘percettori ribelli’: “Allora, io ho sempre lavorato nel campo dell’edilizia. Dalla muratura, idraulico, elettricista”.
Poi la descrizione del contesto cittadino: “Le posso garantire, al mille per mille, che le persone se la mettono in regola, qua a Palermo, una parte se la prendono loro e una parte la danno al lavoratore“.
Quindi, l’affondo a Bruno Vespa: “Se non conosciamo veramente le persone in fondo in fondo, una per una, non possiamo parlare. È facile parlare con le tasche piene e con la pancia bella sazia. Dobbiamo conoscere i punti più difficili del Sud Italia, e questi sono i punti difficili: e questo non è causato dal fatto che magari l’imprenditore se ne approfitta, no, ma perché è tartassato dalle tasse ed è obbligato a prendersi una persona in nero“.
La replica di Vespa
Il conduttore di ‘Porta a Porta’ interviene nuovamente: “Mi stia bene a sentire. Io ho cominciato a lavorare a 16 anni, 16! Il mio primo stipendio era di 5 mila lire, va bene? Adesso mi sta a sentire perché se lei apre bocca io me ne vado. A 18 anni, per arrotondare lo stipendio che era di 15 mila lire, andavo in giro per i negozi dell’Aquila a cercarmi la pubblicità. Quindi non consento, né a lei né a nessun altro, di dire che io dico queste cose perché ho la pancia piena“.
Nei giorni scorsi Bruno Vespa si era scontrato a ‘Cartabianca’, trasmissione in onda su Rai 3, con l’ex presidentessa della Camera, Laura Boldrini: tema del dibattito, le Ong.