Verona, lascia il cane in auto al sole e va in piscina: muore Rhodesian Ridgeback. La sua versione
Un cane è morto dopo essere stato lasciato in auto sotto il sole dalla proprietaria, che era andata in piscina: la donna è stata denunciata
Una donna veronese di 30 anni è stata denunciata dopo che il suo cane, lasciato in auto sotto il sole mentre lei era in piscina, è morto. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di martedì 28 giugno alle piscine cittadine Santini a Verona.
L’intervento della Polizia municipale
Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, gli agenti della Polizia municipale sono interventi attorno alle ore 18 nel parcheggio pubblico antistante la struttura, dopo una segnalazione ricevuta da un passante.
I vigili, vedendo l’animale (un Rhodesian Ridgeback) agonizzante all’interno dell’automobile, hanno rotto il finestrino con un estintore ed estratto il cane, che però è morto pochi secondi dopo.
Il cane morto a Verona era di razza Ridgeback Rhodesian.
Nel frattempo, alle piscine cittadine Santini era stato diramato con l’altoparlante interno il numero di targa dell’auto con l’avviso ai proprietari di recarsi all’ingresso. Sara, la direttrice del centro natatorio, ha raccontato: “C’è voluto un po’ di tempo ma poi si è presentato un ragazzo, il proprietario della macchina”. La proprietaria del Rhodesian Ridgeback, invece, era la donna con cui sono venuti assieme in piscina. Resasi conto di cosa successo, la coppia si è disperata.
La temperatura choc
Sono giornate particolarmente calde in tutta Italia. Nel pomeriggio di martedì, con la temperatura esterna che ha raggiunto i 36 gradi, quella interna all’automobile ha toccato i 50 gradi, senza purtroppo lasciare alcuno scampo al povero animale.
Cosa rischia la proprietaria del cane
Il comandante della Polizia locale di Verona, Luigi Altamura, ha precisato: “La donna è stata denunciata. Abbiamo segnalato il maltrattamento secondo l’articolo 544 bis e ter al pubblico ministero di turno”.
La trentenne di Verona rischia una condanna pesante: chi cagiona lesione a un animale, con l’aggravante della morte, è punito con la reclusione anche fino a 2 anni.
Il comandante Luigi Altamura ha riferito: “Riceviamo numerose segnalazioni da cittadini che vedono cani lasciati in auto, soprattutto la sera in centro. Persone che vanno agli spettacoli in Arena e lasciano il loro amico a quattro zampe in auto. Quelli, il più delle volte, lasciano il finestrino un po’ abbassato con dell’acqua dentro e non sono sotto il sole, quindi quasi sempre vediamo che l’animale sta bene e non interveniamo”.
Peggio è andata al povero Rhodesian Ridgeback, morto all’esterno delle piscine cittadine Santini, dopo essere stato lasciato in automobile sotto il sole.
La versione della donna
‘L’Arena’ riporta la versione della donna: “Come ogni giorno, mio marito aveva fatto una passeggiata con il nostro cane fino al garage dove teniamo l’auto. Insieme erano tornati in auto. Io ho dato per scontato che il cane fosse in casa, dove avrebbe dovuto essere, invece è rimasto in auto”.
Il racconto è proseguito così: “Ho messo i borsoni della piscina nell’abitacolo, ma non nel bagagliaio. Sono persino tornata in casa perché avevo dimenticato i braccioli e, sentendo che c’era troppo caldo, ho acceso l’aria condizionata per il cane, credendolo in casa. Siamo andati a prendere prima una bambina poi l’altra all’asilo, le ho messe nei seggiolini, e qui un’altra coincidenza nefasta: non avevo passeggini da mettere nel bagagliaio”.
La donna ha poi aggiunto: “Il cane non si è mai mosso, non ha mai dato segnali della sua presenza, ha continuato a dormire. Non abbiamo la rete in auto e Argo di solito si affacciava tra uno stop e l’altro, o quando saliva qualcuno. Niente. Per questo quando siamo arrivati in piscina non ci siamo accorti che c’era, che era ancora lì e abbiamo preso le bambine, siamo andati dentro. Io davo per scontato che il cane fosse a casa. Mio marito non si ricordava di non averlo fatto scendere”.