Variante Omicron, Bassetti spiega quando potremo "tirare il fiato" in Italia: la previsione dell'esperto
La previsione di Matteo Bassetti sull'evoluzione futura della variante Omicron in Italia: cosa ha detto l'infettivologo del San Martino di Genova
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, va controcorrente sulla variante Omicron e, mentre gli italiani attendono di sapere quali saranno le nuove misure anti Covid decise dal governo, prova a far chiarezza sullo scenario futuro che attende il nostro Paese.
Variante Omicron: quando potrà “tirare il fiato” l’Italia
Ad ‘Adnkronos Salute’, Matteo Bassetti ha spiegato che i dati sulla variante Omicron del Covid che giungono dall’estero, in particolar modo dal Sudafrica, “sono buoni”.
L’esperto ha aggiunto: “Speriamo anche che la riduzione dei casi che si sta vedendo in Sudafrica sia il segnale che stanno raggiungendo il picco di questa quarta ondata. Magari con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera anche noi potremmo tirare il fiato”.
Variante Omicron: cosa si è sbagliato secondo Matteo Bassetti
Proprio sulla variante Omicron, l’infettivologo Matteo Bassetti ha mosso alcune critiche: “Se in Italia anche un terzo dei nuovi casi fosse dovuto a Omicron non abbiamo visto un aumento significativo della gravità della malattia. C’è troppo terrorismo”.
Secondo l’esperto, su Omicron è stato “sbagliato praticamente tutto a livello di comunicazione, si è detto che i vaccini non funzionavano ma invece proteggono con la terza dose, si è detto che è più mortale di Delta e non è così”.
Bassetti ha concluso: “La variante Omicron è più contagiosa ma non vuol dire che moriremo tutti”.
Matteo Bassetti mentre si vaccina contro il Covid.
Quanto è diffusa la variante Omicron in Italia
L’Istituto Superiore di Sanità ha reso noto i dati preliminari di una flash survey sulla diffusione della variante Omicron in Italia.
Secondo l’analisi condotta dall’Iss, basata su circa 2mila tamponi raccolti in 18 Regioni/Province autonome, “in Italia è in forte crescita la percentuale della variante Omicron, che da una stima basata sulle analisi preliminari dei tamponi raccolti per l’indagine rapida del 20 dicembre potrebbe essere intorno al 28%, ma con forti variabilità regionali”.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha spiegato: “La stima conferma la grande velocità di diffusione della variante, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia a essere maggioritaria in breve tempo, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei”.