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Variante Delta: zone rosse, scuola e pericoli. Il punto di Brusaferro

Covid, variante Delta ed evoluzione della pandemia: Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, fa il punto

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“I dati inglesi mostrano che la vaccinazione con una dose protegge meno rispetto al ciclo completo”. Lo afferma Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Cts, che ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui ha fatto il punto sulla nuova mutazione del virus, la variante Delta. Mutazione che sta tenendo con il fiato sospeso il mondo, con lo spettro di nuove chiusure (in alcuni stati, come in Australia, a Sydney, già si è proceduto con dei lockdown per arginare i nuovi focolai).

Brusaferro ribadisce una volta di più che la vaccinazione, anche con una dose, può già essere efficace nel ridurre le forme cliniche gravi,  “ma che solo il ciclo completo garantisce una maggior sicurezza”.

Si sta discutendo molto sul nodo vaccinati potenzialmente contagiosi. Cosa si sa in merito? “Se la prende, noi dobbiamo assumere che possa trasmetterla. Quindi chi contrae l’infezione deve considerarsi come una persona che può contagiarne altre”.

Altra sottolineatura importante del professore è quella che riguarda il tempo che impiega un vaccino ad essere completamente efficace, ossia  “una settimana” rispetto alla somministrazione della seconda dose.

Capitolo mascherine: “I sistemi di monitoraggio – spiega Brusaferro – guardano incidenza, trasmissibilità e cioè l’Rt e circolazione delle varianti. I primi due soprattutto sono indicatori di come si muove l’epidemia. Il report di venerdì scorso ci ha detto che per ora la situazione permette di toglierle. Abbiamo solo 11 casi per 100mila abitanti in 7 giorni a livello nazionale”.

Si spera che non ci sarà più bisogno di indossare le mascherine all’aperto, ma non è detto che non si debba fare un passo indietro. A dirlo è lo stesso presidente dell’Iss che spiega che “il monitoraggio consente di capire come evolve la situazione e semmai intervenire, anche reintroducendo misure”.

E nelle scuole? Gli alunni dovranno indossarla oppure no? Brusaferro preferisce non sbilanciarsi, specificando che per ora è importante riprendere la scuola in presenza: “Le modalità si vedranno in base al quadro epidemiologico. Il punto di partenza è che il distanziamento è importante. La mascherina dipenderà dalla circolazione”.

L’esperto torna sulla variante Delta, assicurando che ha una maggiore trasmissibilità rispetto alle altre mutazioni e che nel corso dell’estate sarà dominante in Italia.

Altro punto che desta parecchia preoccupazione: se il Covid continua a mutare, cosa aspettarsi per il futuro? Altre varianti allarmanti? “È verosimile e dobbiamo essere preparati per censirle e per quelle più pericolose a controllarne la diffusione. Per questo si adottano più strumenti tra cui gli studi prevalenza periodici”.

In questi giorni c’è chi ha anche parlato dell’eventualità di ripristinare delle zone rosse. Ce ne sarà ancora bisogno nonostante la campagna vaccinale? Brusaferro non esclude che tale restrizione possa essere reintrodotta per delle situazioni specifiche: “Siamo ancora in situazione pandemica pur con dati positivi: dobbiamo però sempre avere nella nostra cassetta degli attrezzi gli strumenti utili per ogni situazione. Se c’è un focolaio in aree localizzate, le autorità sanitarie locali e Regioni adottano gli strumenti più opportuni”.

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