Vaccino Pfizer prodotto a Monza. Cosa cambia per l'Italia
La Thermo Fisher ha annunciato che il vaccino Pfizer sarà prodotto in Italia, nello stabilimento di Monza
L’azienda Thermo Fisher ha dato annuncio in una nota che produrrà il vaccino di Pfizer-BioNTech nella sede situata a Monza. “Thermo Fisher fornirà servizi di riempimento sterile e preparazione del prodotto finito nel proprio stabilimento di Monza nel corso del 2021” si legge nel comunicato.
La nota della Thermo Fisher
“Thermo Fisher sta infatti lavorando come parte della rete globale di produzione di vaccini di Pfizer – riporta la nota dell’azienda – e fornirà servizi di produzione a contratto, in Italia, per il vaccino Pfizer-BioNTech contro il Covid-19 che sarà distribuito in diversi mercati”.
L’azienda americana, con sede principale a Waltham, negli Stati Uniti, ha due sedi in Italia: una a Ferentino, in provincia di Frosinone, e l’altra, più grande, a Monza. È la Thermo Fisher la prima ad aver firmato un contratto con una multinazionale titolare di un brevetto per produrre un vaccino in Italia.
Vaccino Pfizer prodotto a Monza, cosa cambia per l’Italia
Cosa cambia? Innanzitutto, ragionevolmente, aumenteranno le dosi prodotte in Europa dei vaccini attualmente autorizzati per la somministrazione. Ma questo non significa che le dosi prodotte in Italia andranno necessariamente all’Italia, a cui spetta comunque il 13,51% del totale di dosi del vaccino di Pfizer, cioè i 27,2 milioni di dosi stabiliti nell’accordo.
La strategia dell’Ue sui vaccini, infatti, come si legge sul sito della Commissione Europea, indica che “tutti gli Stati membri avranno accesso ai vaccini anti Covid-19 contemporaneamente e la distribuzione avverrà proporzionalmente alla popolazione per garantire un accesso equo”. Quindi anche i vaccini prodotti in Italia saranno equamente ripartiti secondo accordi.