Vaccino Pfizer, quante dosi spettano all'Italia e quando arrivano

L’annuncio sull’efficacia del vaccino di Pfizer e BioNTech ha dato una significativa spinta nella lotta contro la pandemia di coronavirus, superando di fatto il candidato vaccino di Oxford che fino ad ora era ritenuto il migliore. Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha lodato il vaccino Pfizer-BioNTech, definendolo “il più promettente finora”.

Vaccino Pfizer-BioNTech, all’Italia 27 milioni di dosi

Un risultato che ha spinto l’Unione europea a stringere un accordo per ottenere 200 milioni di dosi, più l’opzione di aggiungerne altri 100 milioni.

All’Italia ne spetteranno 27 milioni, pari al 13,51% della prima tranche, come riporta l’Ansa. La Commissione Ue precisa: “La ripartizione delle dosi avviene sulla base della popolazione di ciascun Stato membro rispetto al totale degli abitanti dell’Ue”.

Quando sarà distribuito il vaccino Pfizer

Sulle date ipotizzate per la distribuzione del vaccino, è intervenuto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, che intervenendo alla trasmissione Otto e mezzo su La7 ha precisato: “Da metà gennaio potranno essere disponibili le prime dosi del vaccino“.

“Ragionevolmente – ha spiegato Locatelli – saranno offerte prima agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine e alle fasce più fragili della popolazione. Ci sono tutti i presupposti perché si veda il punto di svolta“.

Gianni Rezza, direttore della Prevenzione al ministero della Salute, è già al lavoro per coordinare la distribuzione del vaccino Pfizer su tutto il territorio italiano. Un lavoro complesso in quanto il vaccino deve rimanere sempre a una temperatura di -80°, e che fornisce protezione solo dopo una doppia somministrazione. Ciò significa che, come riporta il Corriere della Sera, a beneficiare del vaccino Pfizer saranno inizialmente solo 13,5 milioni di italiani.

Fonte foto: ANSA