Vaccino Covid, il primo studio sui decessi prevenuti: così si sono scongiurati 20 milioni di morti in più
Pubblicato il primo studio che ha calcolato quanti decessi sono stati evitati grazie ai vaccini anti Covid
Ci sarebbero stati circa 20 milioni di morti in più a livello globale, tra fine 2020 e tutto il 2021, se non fosse stata avviata la campagna vaccinale anti Covid. Dunque è stato ridotto di oltre la metà il potenziale bilancio di decessi della pandemia durante il primo anno di immunizzazioni. Lo ha messo nero su bianco uno studio dell’Imperial College di Londra e pubblicato su ‘The Lancet Infectious Diseases’.
- Disuguaglianze all'accesso al vaccino: si potevano evitare più vittime
- Watson: "Si potevano salvare milioni di vite"
- Le differenze tra i Paesi ricchi e quelli poveri
Disuguaglianze all’accesso al vaccino: si potevano evitare più vittime
La ricerca ha raccolto dati provenienti da 185 Paesi ed è la prima ad aver valutato i morti scongiurati direttamente e indirettamente a seguito della vaccinazione Covid-19. Il lavoro ha fatto emergere che “i Paesi a reddito alto e medio-alto hanno avuto il maggior numero di morti prevenute“. Quindi sono state evidenziate “le disuguaglianze nell’accesso ai vaccini in tutto il mondo”.
Inoltre, secondo il team di ricercatori “si sarebbero potuti evitare altri 599.300 decessi se fosse stato raggiunto l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), di vaccinare il 40% della popolazione in ogni Paese entro la fine del 2021″.
Watson: “Si potevano salvare milioni di vite”
Oliver Watson, autore principale dello studio, ha dichiarato che i “risultati offrono la valutazione più completa fino ad oggi del notevole impatto globale che la vaccinazione ha avuto sulla pandemia”.
“Dei quasi 20 milioni di decessi che si stima siano stati prevenuti nel primo anno dopo l’introduzione dei vaccini – ha aggiunto – quasi 7,5 milioni di morti sono stati evitati nei Paesi coperti dall’iniziativa Covid-19 Vaccine Access (Covax)”.
Watson ha rimarcato che i risultati hanno mostrato che “probabilmente milioni di vite sarebbero state salvate rendendo i vaccini disponibili a tutti in ogni parte del mondo, indipendentemente dal reddito. Si sarebbe potuto fare di più”, perché, “se gli obiettivi fissati dall’Oms fossero stati raggiunti, stimiamo che circa una vita su 5, che si calcola sia stata Persa nei Paesi a basso reddito, si sarebbe potuta salvare”.
Secondo la ricerca, il 79% dei morti (15,5 milioni dei 19,8 milioni totali) è stato scongiurato grazie alla protezione diretta fornita dai vaccini contro le forme gravi di Covid. La restante quota di decessi è stata evitata tramite la protezione indiretta, vale a dire grazie al fatto che il virus sia circolato meno nella popolazione e grazie al minore peso di pazienti Covid sui sistemi sanitari.
Le differenze tra i Paesi ricchi e quelli poveri
Tornando alla disparità della distribuzione e dell’uso dei vaccini anti-Covid nei Paesi ricchi e in quelli poveri, gli studiosi hanno sottolineato “come 12,2 milioni di decessi evitati sui 19,8 milioni totali siano stati scongiurati nei Paesi ad medio-alto reddito”.
Nei Paesi ad alto reddito si stima che i vaccini “abbiano evitato la morte di 66 persone ogni 10mila abitanti” mentre “nei Paesi a basso reddito questo dato scende a 2,7 decessi prevenuti ogni 10mila persone”.
“Il nostro studio dimostra l’enorme vantaggio che i vaccini hanno nel ridurre i decessi per Covid-19 a livello globale”, ha sottolineato Azra Ghani, responsabile Infectious Disease Epidemiology all’Imperial College.
“Mentre si sta spostando l’attenzione dalla pandemia, è importante garantire che le persone più vulnerabili in tutte le parti del mondo siano protette dalla circolazione continua del virus e dalle altre principali malattie che continuano a colpire in modo sproporzionato i più poveri”, ha concluso Ghani.