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Vaccino Covid, il caso delle basse adesioni tra operatori di Rsa

Diversi monitoraggi compiuti nelle Rsa italiane rilevano una scarsa adesione al vaccino tra gli operatori sanitari

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il tema dell’obbligatorietà del vaccino contro il Covid-19 sta riemergendo nelle ultime ore dopo le notizie di defezioni dichiarate da diversi operatori sanitari delle Residenze per anziani in tutta Italia, come riporta il Corriere della Sera.

Vaccino Covid, il caso delle basse adesioni tra operatori di Rsa: il monitoraggio

In particolare l’Unità di crisi per la pandemia in Piemonte ha denunciato che solo il 10-20 per cento degli operatori delle Rsa intende vaccinarsi. La diffidenza verso il preparato contro il coronavirus della Pfizer-Biontech, il primo ad essere somministrato, ha prevalso tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ausiliari, addetti alle pulizie, tutti profili a contatto con le categorie più a rischio in ospedali e case di riposo. Un dato che potrebbe essere dovuto anche dal fatto che la rilevazione della Regione è stata compiuta prima della pubblicazione in italiano del “bugiardino” del vaccino.

Le mancate adesioni alla campagna vaccinale interesserebbe anche a Brescia, dove solo il 20 per cento degli operatori delle Rsa avrebbe dato il consenso alle prime somministrazioni. “Troppo poco, non capisco perché” ha ammesso il direttore dell’Ats locale, Claudio Sileo.

Una situazione critica aggravata dal fatto che 10mila anziani, sui circa 40mila ospiti delle strutture, resteranno senza vaccino perché non sono in grado di intendere e volere e non sono stati affidati dal Tribunale a un amministratore di sostegno.

Secondo una stima dell’Ansa anche nelle 85 rsa di Pavia solo due operatori su dieci è disposto a farsi vaccinare contro il Covid-19. “Bisogna cogliere a pieno l’importanza di questo vaccino e gli operatori delle case di riposo non possono sfuggire a questo” ha detto alla Provincia pavese la direttrice generale di Ats Mara Azzi.

Non è pensabile – ha aggiunto -che solo il 20% degli operatori delle rsa voglia tutelarsi contro il virus. Quando si è a contatto giorno e notte con persone anziane e fragili ci sono i presupposti per pensare che nei loro confronti pesi un vero e proprio obbligo”.

Vaccino Covid, il caso delle basse adesioni tra operatori di Rsa: l’obbligo

A differenza degli operatori sanitari gli infermieri, così come i medici, dovrebbero rispettare il Codice deontologico, che vieta comportamenti e pratiche “antiscientifiche”. In questi giorni la sottosegretaria alla salute Sandra Zampa ha sostenuto l’obbligo del vaccino per gli operatori sanitari dichiarando che “per chi opera nell’ambito della salute il vaccino deve essere precondizione all’assunzione“.

Secondo quanto dichiarato all’Ansa dall’avvocato Maria Grazia Cavallo, legale di riferimento di alcune Rsa piemontesi per le questioni Covid, il personale delle Rsa che non dovesse sottoporsi al vaccino contro il Covid dovrebbe essere trasferito dal datore di lavoro a mansioni “che siano prudentemente distanziate dagli ospiti e tali da non generare contatti rischi di contaminazione”. Se questo non fosse possibile “i lavoratori sarebbero da considerare inidonei alle mansioni di assistenza agli anziani”.

Per Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini degli infermieri (Fnopi) il problema a monte è la composizione del personale delle Rsa: “L’assistenza è affidata agli operatori socio-sanitari e può capitare che ci sia un solo infermiere per più di cento ospiti — denuncia  —. Abbiamo chiesto più volte al ministro della Salute di rivedere la qualità degli organici e anche i criteri di accreditamento delle Rsa private, ma per ora non ci sono state risposte concrete”

Tra coloro che rifiutano l’iniezione, però, non ci sarebbero soltanto no-vax e negazionisti : “Ma la scelta di non vaccinarsi può essere dovuta anche ad altri ragionamenti — ha detto  Mangiacavalli —. Per esempio alcuni colleghi infermieri che soffrono di patologie croniche, malattie rare o allergie si stanno confrontando con specialisti per capire quale dei vaccini già disponibili o in arrivo sia più adatto alla loro condizione di salute. La mancata adesione alle prime somministrazioni può essere dovuta anche a questi motivi”

Campagna pro vaccino dei leader politici: chi ha detto sì, chi no Fonte foto: ANSA
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