Vaccino, chi sviluppa più anticorpi: nuova scoperta dopo 2 e 6 mesi
Uomini o donne, giovani o anziani, fumatori oppure no: chi ha la risposta anticorpale maggiore a 2 e 6 mesi dalla seconda dose di vaccino
Sorpresa dal vaccino anti Covid: su quattro categorie di persone è molto più efficace, con una risposta anticorpale maggiore rispetto al resto della popolazione. La scoperta arriva da uno studio dell’Università Sapienza di Roma, presentato nel corso dell’assemblea della Facoltà di Medicina e odontoiatria.
Le persone con una risposta anticorpale maggiore sono le donne, i più giovani, non fumatori e senza patologie ad alto rischio di eventi cardio-vascolari. L’efficacia del vaccino è stata studiata a distanza di 2 e 6 mesi dalla seconda dose di vaccino Pfizer-Biontech su 2065 operatori sanitari.
Antonella Polimeni, rettrice della Sapienza, ha commentato all’Agi: “Il monitoraggio clinico post vaccinazione rappresenta una fase importante della ricerca medica e i risultati dell’indagine che stiamo conducendo ci permettono di associare il tipo di riposta anticorpale con variabili importanti come l’età, il sesso, la presenza di comorbidità e gli stili di vita”.
Vaccino e anticorpi, cosa succede due mesi dopo
A distanza di due mesi dalla seconda dose di vaccino solo lo 0,14 per cento dei soggetti analizzati ha mostrato una insufficiente risposta anticorpale ma i risultati sono stati nettamente migliori su alcune precise categorie di persone.
I valori mediani di anticorpi sono risultati più alti nelle donne rispetto agli uomini e nei soggetti più giovani, riducendosi con l’età. In più, sulla quantità di anticorpi pesava anche la presenza di patologie concomitanti ad alto rischio di eventi cardiovascolari, come ipertensione, diabete e dislipidemi.
Nel determinare la risposta anticorpale sembra avere un ruolo importante anche il fumo, poiché i soggetti fumatori presentavano una risposta significativamente più bassa rispetto ai non fumatori.
Vaccino e anticorpi, la situazione dopo sei mesi
A sei mesi dalla seconda dose di vaccino, secondo i risultati presentati dalla Sapienza, gli anticorpi si riducono di circa il 75 per cento ma la risposta anticorpale rimane buona, passando da 626 AU/ml a 147 AU/ml. Solo lo 0,8% dei soggetti analizzati presentava una risposta anticorpale insufficiente.
Confermati i risultati su donne e giovani: anche dopo sei mesi, per loro l’efficacia del vaccino è maggiore.
Il lavoro dei ricercatori, adesso, continua con la terza dose di vaccino: in questi giorni iniziano gli studi sull’efficacia della somministrazione “booster” e i risultati saranno diffusi nei prossimi mesi.