Umberto Tozzi torna sul tumore, il dolore del cantante: "Anni terribili per la mia cartella clinica"
Umberto Tozzi torna a parlare della battaglia contro il tumore alla vescica: il momento buio e cosa ha imparato
Umberto Tozzi è tornato a parlare del tumore contro cui ha lottato pochi anni fa. Era il novembre 2022 quando per la prima volta spiegò pubblicamente di avere avuto un cancro alla vescica. Narrò anche che durante la chemioterapia prese il Covid per la terza volta. In quel periodo difficile sotto tutti i punti di vista, ha capito che la salute è “veramente tutto”. Inoltre ha cambiato approccio alla vita.
- Umberto Tozzi dopo il tumore: "Affronto la vita con un'altra filosofia"
- Quando Tozzi non voleva fare i concerti
- Le critiche delle femministe: "Mi distrussero"
Umberto Tozzi dopo il tumore: “Affronto la vita con un’altra filosofia”
“Dopo 2-3 anni terribili dovuti alla mia cartella clinica (in merito al tumore, ndr) affronto la vita con una filosofia diversa. La salute è veramente tutto. Non avevo mai toccato prima di allora la non felicità del poter non esserci più”. Così Tozzi, intervistato dal Corriere della Sera, nel ricordare la battaglia contro il cancro.
Sempre al quotidiano milanese, circa due anni fa, aveva raccontato che una simile vicenda ti cambia la vita, “la tua e di chi ti sta accanto”.
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“Mi sentivo perso, avevo paura di non poter mai più salire sul palco – aveva spiegato il cantante -. Mia moglie Monica è stata fondamentale, non mi sono mai arreso”.
Per combattere il cancro l’artista ha seguito le terapie e si è sottoposto a un’operazione. “Finché non accade a te il cancro sembra un problema lontano. Poi nella testa si resetta tutto, i valori, le priorità, le cose che contano. E anche quando guarisci, il trauma ti resta dentro”, aveva evidenziato.
Quando Tozzi non voleva fare i concerti
Nella recente intervista al CorSera, Tozzi ha anche ripercorso le tappe cruciali della sua lunga carriera, ricordando che i primi anni dopo i primi successi non faceva live.
“Non facevo concerti – ha dichiarato – sia perché credevo che prima bisognasse avere un repertorio e ho aspettato fino al 1980 con “Stella stai”, sia perché ero sempre in giro a fare interviste. Incontravo spesso Julio Iglesias, eravamo nella stessa etichetta. Mi faceva sempre ridere. A me che sono pallido di carnagione e non stavo mai al sole spiegò che per sembrare sempre abbronzato prenotava i servizi fotografici per quando rientrava dalle vacanze al mare”.
Le critiche delle femministe: “Mi distrussero”
Infine Tozzi ha anche ricordato di quando fu criticato ferocemente dalle femministe per il verso “Fammi abbracciare una donna che stira cantando”; verso che fa parte del leggendario brano “Ti amo“.
“Mi distrussero, dicevano che era un atteggiamento maschilista. E invece quell’immagine mi era venuta pensando a mia mamma che abbracciavo quando tornando a casa la trovavo a stirare”, ha puntualizzato il musicista.
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