Umarell parola dell'anno in Svezia grazie a Danilo Masotti, il significato del termine che ha spopolato
Il termine bolognese "Umarell" è stato inserito tra le parole dell'anno in Svezia: cosa significa, come ci è arrivato lì e a chi si riferisce
Notizia curiosa dalla Svezia dove il termine “Umarell” è stato inserito nella lista delle parole dell’anno. Italiano, e più precisamente bolognese, questo vocabolo sta a identificare un uomo anziano che segue i lavori in uno spazio pubblico. A farla arrivare fino in Scandinavia è stato l’autore Danilo Masotti che l’ha utilizzata in alcuni suoi scritti.
Umarell: cosa significa
Da Bologna – e dall’Italia – fino alla Svezia. La parola “Umarell” è stata inserita nella lista di quelle nuove e più significative per Stoccolma per l’anno 2024. A riportarlo è la rivista specializzata del settore, Språket.
L’accezione che ne danno in Svezia è la stessa italiana: l’umarell è quel signore di una certa età che, un po’ per curiosità, un po’ per ingannare il tempo, assiste ai lavori pubblici che prendono luogo nella sua città. Serafico e talvolta critico, spesso con le mani raggruppate dietro alla schiena, questa figura è diventata con gli anni sempre più iconica ed è entrata ormai nell’immaginario collettivo non solo italiano ma, a questo punto, anche europeo.
Il dj Linus nella sua versione della classica posa da umarell
Come il termine è arrivato in Svezia
Deus ex machina di questa contaminazione è stato l’autore Danilo Masotti che l’ha utilizzata in blog, libri e giochi da tavolo. Il termine è nato a Bologna – dove dal 2018 c’è anche una “piazzetta degli Umarells” – si è poi diffuso prima al Nord e poi nel resto dello Stivale, fino ad entrare nelle 32 nuove parole dell’anno in Svezia.
A fare da humus letterario per questa scoperta è stato però anche il calcio. Come affermato dal giornalista della rete svedese Tv4, Filip Jacobson, i suoi connazionali sono da anni interessati a quanto accade in Italia e, soprattutto, alle vicende emiliane.
“Fin dagli anni ’90, quando Tomas Brolin era un eroe a Parma così come Ingesson e Andersson a Bologna, sembra che gli svedesi abbiano un interesse inesauribile per tutto ciò che proviene dall’Emilia-Romagna: il parmigiano, la mortadella e il vino Sangiovese sono ormai ben integrati da noi. Credo sia una naturale evoluzione che anche ‘umarell‘ trovi posto nella lingua svedese, soprattutto ora che sono in corso alcuni dei più grandi progetti infrastrutturali in Svezia degli ultimi decenni. Dobbiamo esserci, noi uomini che passeggiamo con le mani dietro la schiena, per controllare che il lavoro proceda come si deve, proprio come i veri umarell bolognesi”, dice.
Umarell al cinema
Difficile trovare una data precisa per la nascita del termine. Ricorda Il Resto del Carlino che ad avere questa intuizione fu il già citato Masotti che nel 2005 la fece diventare “Umarells”. Da allora fu inserito tra i neologismi Treccani del 2022 e divenne mainstream associare il vecchietto che guarda i cantieri a questa parola.
L’autore la utilizzò nel suo sito “Lo Spettro della Bolognesità”. A distanza di anni, spiega le sue ragioni: “L’operazione che feci con l’umarell aggiungendo una ‘s’ e che gli ha poi dato un respiro internazionale fu proprio quella di cambiare il significato di una parola bolognese che nasceva come dispregiativa e indicava un omarino di mezza età e della strada che non capisce molto. Io l’ho valorizzato e trasformato in categoria”, commenta.
Il futuro poi è roseo per gli umarell. È in programma infatti un film di un regista finlandese che si incentrerà su di loro, mentre è stato già lanciato anche un libro gioco dal titolo “Smemorell”.