U-Mask, stop alle vendite come dispositivo medico: i rischi
Sono emerse delle irregolarità che compromettono l'efficacia delle mascherine U-Mask come dispositivi medici
Stop alle vendite delle mascherine U-Mask: il ministero della Salute ha disposto “il divieto di immissione in commercio del dispositivo medico U-Mask Model 2” e “l’adozione della misura del ritiro del medesimo prodotto” dal mercato. Secondo quanto riporta l’Ansa, il provvedimento è stato emanato dopo che i Nas di Trento avevano segnalato al ministero che le U-Mask erano certificate come dispositivi medici da un laboratorio “privo di autorizzazione”.
Non si escludono quindi i “potenziali rilevanti rischi per la salute” derivanti “dall’assenza di un regolare processo valutativo”, sottolinea il ministero della Salute. La vicenda ha scoperchiato un vaso di Pandora e a Milano si indaga per frode nell’esercizio del commercio.
I pm milanesi si sono rivolti a un esperto per analizzare la capacità di filtraggio delle U-Mask, di cui sono stati sequestrati una quindicina di campioni.
Nel dettaglio, la Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute ha fatto sapere di essere intervenuta perché la “conformità del prodotto è basata anche sulla scorta di certificazione rilasciata da un laboratorio di analisi che” è risultato “privo di autorizzazione sanitaria e sottoscritta da un soggetto privo dei prescritti titoli abilitativi (non in possesso di laurea)”.
Questa verifica ha quindi gettato delle ombre sull’efficacia dei dispositivi, che potrebbero dunque rivelarsi inadeguati “come strumento di prevenzione dei contagi“.