Zone e spostamenti, le due misure al vaglio del governo
Il governo valuta di prolungare il divieto di spostamento tra regioni e di estendere la zona arancione a tutta l'Italia
L’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia sta subendo, di settimana in settimana, un lieve peggioramento. Dai dati emersi dall’ultimo monitoraggio della Cabina di regia l’indice Rt nazionale “sfiora 1”, cioè la soglia di allerta, come ha confermato anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro in conferenza stampa. “Tutto ciò ci mostra come lo scenario apparentemente stabile è in realtà in scivolamento verso un peggioramento“, ha sottolineato.
In previsione della scadenza del divieto di spostamento tra regioni previsto per il 25 febbraio, e soprattutto dell’ultimo Dpcm dell’ex premier Conte fissata al 5 marzo, al vaglio del governo ci sono le nuove misure per contenere il dilagare del virus. L’attenzione verso le nuove varianti, più contagiose, con quella inglese ormai diffusa a livello nazionale, è altissima.
Le due misure al vaglio
Come riporta La Repubblica sono due, al momento, le ipotesi che si stanno studiando: una, data quasi per certa, è un’ulteriore proroga del divieto di spostamento tra regioni fino al 5 marzo, anche tra le aree in giallo con un tasso di rischio più basso. L’altra ipotesi, invece, è quella di istituire una zona arancione su scala nazionale.
La proposta di una zona arancione nazionale è stata avanzata dal governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha messo in discussione l’efficacia della suddivisione in diverse zone di rischio dell’Italia. Una strategia ormai in atto da novembre 2020 che, stando a diverse osservazioni, avrebbe prodotto buoni risultati nel contenere l’epidemia.
La zona arancione nazionale
Bonaccini ha suggerito l’idea che il sistema abbia funzionato nei mesi scorsi ma dimostri oggi qualche falla; potrebbe quindi essere rivisto al fine di uniformare le misure per tutto il Paese, non con un lockdown severo ma appunto con una zona arancione. Un colore che, da domenica 21 febbraio, interesserà tre nuove regioni: Campania, Emilia Romagna e Molise, che si aggiungono ad Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia autonoma di Trento, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano.
L’ipotesi di un irrigidimento delle misure incontrerebbe il favore del ministro della Salute Roberto Speranza, che da sempre ha seguito la linea del rigore; ma saranno i governatori delle Regioni, convocati in conferenza nel pomeriggio di sabato 20 febbraio, a discutere sulla fattibilità della misura.
SONDAGGIO – Sei d’accordo a estendere la zona arancione a tutta l’Italia?