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Trombosi post vaccino, nuova cura per fermarle: come funziona

Ishac Nazy, professore della McMaster University canadese, ha spiegato come funziona il mix di farmaci per fermare le trombosi post vaccino

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I ricercatori della McMaster University canadese potrebbero aver trovato un trattamento salvavita per i rari casi di trombosi successivi all’inoculazione del vaccino Astrazeneca. La cura, descritta in uno studio pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’ che ha coinvolto 3 pazienti, consiste in un mix di farmaci anticoagulanti e di immunoglobuline da iniettare per via endovenosa.

La nuova terapia ha una doppia azione: gli anticorpi bloccano l’attivazione delle piastrine e rallentano la formazione dei trombi, mentre gli anticoagulanti riducono la dimensione dei trombi già formati.

Il quotidiano ‘La Stampa’ ha intervistato Ishac Nazy, docente di medicina alla McMaster University e direttore del laboratorio di Immunologia delle piastrine.

Come funziona il trattamento per le trombosi post vaccino

Il professore ha così riassunto i risultati dello studio: “Abbiamo applicato questo mix a 3 pazienti di età compresa tra 63 e 72 anni, affetti da trombocitopenia associata alla somministrazione del vaccino Astrazeneca. Due avevano trombosi arteriose alle gambe, il terzo aveva trombosi venose e arteriose cerebrali”.

Poi ha aggiunto: “L’iniezione di un’alta dose di immunoglobuline IVIG ha inibito l’interazione degli anticorpi dei pazienti con i recettori FcγIIA delle piastrine, inibendo l’attivazione delle piastrine stesse. Nel paziente 1, dopo la somministrazione delle immunoglobuline, il conto delle piastrine è salito in due giorni da 74.000 a 114.000 (per millimetro cubo di sangue). Nel paziente 2 è salito in tre giorni da 27.000 a 124.000. Nel paziente 3 è salito in tre giorni da 35.000 a 125.000. Questo aumento così rilevante del numero di piastrine in circolazione dimostra che l’attività trombotica è stata inibita“.

Ishac Nazy ha spiegato: “Oggi questi casi di rari eventi trombotici vengono trattati con anticoagulanti. Noi abbiamo mostrato che, se si coadiuvano gli anticoagulanti con le immunoglobuline, i risultati migliorano“.

L’esperto della McMaster University ha poi parlato dell’identikit delle persone colpite da trombosi post vaccino: “Oggi non conosciamo i fattori di rischio per cui in casi molto rari si può sviluppare questo problema. All’inizio si pensava che capitasse solo alle donne di mezza età. Probabilmente, però, ciò dipendeva solo dal fatto che il vaccino era stato somministrato a una popolazione in cui le donne erano sovrarappresentate. Adesso vediamo questi eventi anche in individui più giovani e più vecchi, sia donne che uomini. Ancora non è stato isolato il fattore di rischio. Dal momento che si tratta di eventi molto rari, potrebbe essere molto difficile trovare cosa abbiano in comune le persone in cui si verifica la trombocitopenia”.

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