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Tre morti nell'esplosione di Suviana al lavoro nella centrale idroelettrica di Bargi: chi sono le vittime

Sono 3 i morti accertati nell'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana. Le vittime si chiamavano Vincenzo Franchina, Tanase Pavel Petronel e Mario Pisani

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Erano 15 gli operai al lavoro nel pomeriggio di martedì 9 aprile nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, quando è avvenuta l’esplosione che ha provocato almeno 3 morti. Stavano lavorando al collaudo di una turbina quando, per ragioni ancora da chiarire, è scoppiato l’alternatore. Le 3 vittime accertate della tragedia avvenuta in provincia di Bologna si chiamavano Vincenzo Franchina, Tanase Pavel Petronel e Mario Pisani.

Vincenzo Franchina tra i morti nell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana

La vittima più giovane è Vincenzo Franchina, nato a Patti, in provincia di Messina, il 12 maggio del 1988 e residente a Sinagra.

Era un elettricista industriale, diplomatosi, come si legge nel curriculum su LinkedIn, all’istituto tecnico industriale Torricelli in provincia di Messina. Lo riporta il Corriere della Sera.

Le operazioni di ricerca dei 4 dispersi a seguito dell’esplosione nella centrale idroelettrica

Sul suo profilo Facebook la foto di copertina ritrae il 36enne nel giorno del suo matrimonio, mentre taglia la torta nuziale con la moglie Enza, a maggio dell’anno scorso. Vincenzo era un appassionato di Vasco e di Ligabue, come si intuisce dalle citazioni che pubblicava sul social.

Le altre vittime: Mario Pisani e Pavel Petronel Tanase

Insieme a Franchina, al momento dell’esplosione, era presente anche Mario Pisani. Ex dipendente Enel, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe, aveva 73 anni.

Avrebbe invece compiuto 46 anni il prossimo 23 giugno Pavel Petronel Tanase, di origine romene, ma residente a Settimo Torinese.

Simone Cappi, 47 anni, titolare del ristorante la Spiaggetta, a poche centinaia di metri dalla centrale, ha parlato degli operai come di un “gruppo coeso“. “Con gli operai diventiamo amici, ci vediamo tutti i giorni”, ha spiegato al Corriere.

“Sono dipendenti Enel o di ditte esterne a cui sono affidati lavori di manutenzione straordinaria – ha aggiunto il ristoratore -. C’erano neoassunti ventenni e persone vicine alla pensione o ancora più grandi. In genere lavorano sempre in coppia, un operaio specializzato anziano, con uno più giovane”.

Le condizioni dei feriti

Continuano invece a versare in gravi condizioni le 5 persone rimaste ferite. 4 di loro sono stati trasportati all’ospedale in codice 3: il più grave è ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena: l’uomo è in prognosi riservata nel reparto Grandi Ustionati.

Nella stessa struttura è ricoverato anche un altro operaio, l’unico in codice 2, che nell’incidente ha riportato un’ustione a una mano di minore gravità e si trova in osservazione breve intensiva.

Un altro ancora è stato trasportato all’ospedale di Pisa, mentre gli altri 2 colleghi sono stati portati uno a Parma e uno all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Due dei feriti lievi sono invece rimasti tutto il giorno sul posto.

Fonte foto: ANSA/Facebook

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