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Traffico di migranti su gommoni di lusso a Trapani: 12 fermi per i "viaggi VIP", coinvolto anche ex poliziotto

La Polizia ha eseguito 12 fermi, tra i quali anche un ex poliziotto, per persone responsabili di un traffico di migranti su gommoni di lusso a Trapani

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Sono 12 le persone fermate dalla Polizia di Stato a Trapani, in seguito a una indagine su un traffico di migranti su gommoni di lusso, definiti “viaggi VIP”. Le persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sono 6 italiani e 6 tunisini, tra i quali ci sarebbe anche un ex poliziotto.

I fermi della Polizia a Trapani

Nella mattinata di oggi – mercoledì 21 febbraio – la Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, ha eseguito 12 misure di fermo nei confronti di sei cittadini tunisini e altrettanti italiani, accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nella forma aggravata.

I fermi sono il risultato di un’attività investigativa avviata dalle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani, dal personale del Servizio Centrale Operativo e dalla SISCO di Palermo e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo.

Traffico di migranti su gommoni di lusso a Trapani: 12 fermi per i "viaggi vip", coinvolto anche ex poliziottoFonte foto: ANSA
Poliziotti con uno dei gommoni di lusso sequestrati a Trapani nell’ambito di una indagine su un traffico di migranti che sbarcavano in Italia grazie a dei “viaggi VIP”

Come riportato in una nota della Polizia di Stato, l’operazione odierna riguarda l’indagine su “un presunto sodalizio criminale, composto da cellule presenti sia in Tunisia sia in Italia, attivo nel trasferimento illegale di migranti tunisini dalle coste settentrionali della Tunisia con arrivo sul litorale marsalese (TP), già a partire dall’agosto 2022”.

Il traffico di migranti sui gommoni di lusso

La particolarità dell’indagine è che riguarda dei viaggi organizzati dal sodalizio criminale, monitorati dalle forze dell’ordine con dei sistemi di localizzazione, definiti da alcuni testimoni “viaggi VIP”.

Questi spostamenti avvenivano infatti “tramite un servizio di trasporto rapido ed agevole, su natanti dotati di motori di grossa cilindrata, in favore di un numero non superiore a venti migranti. Il trasporto, operato da esperti piloti a conoscenza della rotta tunisina, con la dichiarata garanzia inoltre di non essere intercettati dalle navi militari preposte al controllo”.

Il costo di questi viaggi poteva variare dai 3 ai 6mila euro, un prezzo più elevato di quello richiesto per i viaggi in imbarcazioni pericolose e sovraffollate.

Un ex poliziotto tra i fermi

Gli scafisti erano solitamente sei tunisini stanziati in Italia. Tra questi ci sarebbe anche un “richiedente protezione internazionale, indiziato di essere uno dei principali promotori dell’organizzazione, nonché ritenuto, dagli esiti emersi dalle attività di captazione, come un ex appartenente corrotto della polizia tunisina”.

Le Squadre Mobili sono inoltre riuscite a fermare in flagranza di reato, nel corso di quattro distinti sbarchi avvenuti sulle coste marsalesi la scorsa estate, 8 presunti scafisti di nazionalità tunisina, quattro dei quali “indagati anche per resistenza a navi da guerra, avendo tentato la fuga”.

I migranti introdotti con questo sistema in Italia sarebbero 73 (tra i quali 12 minorenni), tutti identificati dagli investigatori in seguito agli sbarchi. 19 di questi sono stati arrestati per reingresso illegale nel territorio nazionale. L’operazione della Polizia fa parte di una più vasta attività di investigazione coordinata dal Servizio Centrale Operativo, avvenuta anche con il supporto dell’Europol.

sbarchi-migranti-polizia-trapani Fonte foto: ANSA
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