Torre Garisenda a rischio crollo a Bologna "10 mila volte oltre la norma": relazione dei tecnici, codice rosso
La Torre Garisenda, uno dei simboli di Bologna, è a rischio crollo, "10 mila volte oltre la norma": la relazione dei tecnici parla di codice rosso
Codice rosso. La Torre Garisenda, simbolo di Bologna insieme a quella degli Asinelli, sarebbe a rischio crollo. E non di poco: “10 mila volte oltre la norma“, sostiene la relazione del Comitato tecnico scientifico consegnata mercoledì 15 novembre. In sostanza, non ci sarebbero più le condizioni di sicurezza: l’area delle Due Torri al momento resta transennata, col divieto di transito per pedoni, auto e mezzi pubblici.
- La relazione dei tecnici: quali sono i danni
- La Torre Garisenda potrebbe crollare sulla chiesa di San Bartolomeo
- Nessun dato per oltre un anno e mezzo
- Fondi stanziati dal Comune
La relazione dei tecnici: quali sono i danni
Nelle 30 pagine di relazione, raccolte dal Corriere della Sera, i tecnici hanno scritto quali sono i danni.
A preoccupare il basamento, che sarebbe decisamente malmesso.
Le due Torri a Bologna
Già nel 2018, sui dati di un monitoraggio di Comune e Università di Bologna avviato nel 2011, erano emerse delle anomalie.
Nel 2019 era stato quindi istituito il Comitato tecnico scientifico, che alla fine di quell’anno aveva consegnato una relazione chiedendo già allora un piano di emergenza perché erano stati “oltrepassati i limiti di prudenza“.
Nel 2020 l’allerta sale ancora di più, perché l’ennesima relazione tecnica riporta che “i valori di probabilità di collasso sono inaccettabilmente elevati, oltre 10 mila volte superiori a quanto tipicamente consentito dalle norme“.
Da allora al 2022 sono stati fatti degli interventi da parte del Comune, che però i tecnici giudicano “non sufficienti a garantire la stabilità della torre nel tempo”.
La Torre Garisenda potrebbe crollare sulla chiesa di San Bartolomeo
Il 4 ottobre 2023 la situazione viene definita critica, da codice rosso, sottolinea Il Corriere della Sera.
Secondo gli esperti, la Torre Garisenda, dopo una prima fase di implosione, potrebbe cadere verso la chiesa di San Bartolomeo.
Non è esclusa però una dinamica differente, compresa quella che la vedrebbe finire addosso alla vicina Torre degli Asinelli.
Nessun dato per oltre un anno e mezzo
Come ricordato anche dal viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami (la cui foto, in uniforme nazista, era stata strappata da Fedez durante il Festival di Sanremo 2023), citato dall’Ansa, “la mancata rilevazione dei dati per oltre un anno e mezzo, segnalata anche dal gruppo di FdI, ha purtroppo significato che questa situazione poteva essere forse monitorata e risolta prima. Speriamo risolta, perché al fenomeno dell’abbassamento della Garisenda si aggiunge anche l’evento della torsione a Sud che determina una complicazione nel quadro statico: vedremo come il Comune intenderà affrontarla”.
Bignami ha aggiunto che il Governo farà la sua parte, ribadendo però che “l’intervento tecnico e la parte strutturale competono al proprietario, cioè al Comune”.
Fondi stanziati dal Comune
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, nel frattempo si è attivato predisponendo il Piano di Protezione civile e stanziando 4,7 milioni di euro per mettere in sicurezza l’area, in attesa della realizzazione della struttura di contenimento.