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Testamento colombiano di Silvio Berlusconi, indagato Marco Di Nunzio: di cosa è accusato l'imprenditore

L'imprenditore piemontese che sostiene di essere stato inserito nel testamento da Silvio Berlusconi, Marco Di Nunzio, ora è indagato: per quale reato

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La Procura vuole vederci chiaro sul presunto testamento colombiano firmato da Silvio Berlusconi e che è stato depositato a Napoli dall’imprenditore piemontese Marco Di Nunzio, che ora risulta indagato. I legali degli eredi del Cavaliere confermano il procedimento in corso.

Marco Di Nunzio indagato per il testamento di Berlusconi

Stando a quanto riportato da Ansa, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine nei confronti dell’imprenditore che sostiene di essere stato inserito tra gli eredi di Silvio Berlusconi circa due anni fa.

Marco Di Nunzio, dopo aver inutilmente tentato di presentare l’atto a Milano, è riuscito a depositarlo lo scorso 3 ottobre in uno studio notarile di Napoli e ora avanza pretese su quella che ritiene essere la sua parte di patrimonio.

figli berlusconiFonte foto: IPA

I figli di Berlusconi sono stati diffidati dall’avvocato di Di Nunzio

La magistratura però è da tempo che vuole vederci chiaro: viene riportato che lo scorso luglio la pm Roberta Amadeo e il procuratore Marcello Viola hanno aperto un fascicolo su Di Nunzio per il presunto reato di falsità in testamento.

Cosa prevede il reato di falsità in testamento

Secondo l’articolo 491 del Codice Penale, se viene dimostrato che testamento olografo (quindi non scritto di proprio punto dal defunto) è stato contraffatto o contiene delle falsità, può scattare una condanna da 3 a 10 anni di carcere.

Il responsabile della falsità, inoltre, può essere dichiarato indegno a succedere, ma non sembra essere questo il caso visto che oltre al presunto documento firmato da Silvio Berlusconi la questione dell’eredità del Cavaliere è già chiusa ormai da tempo.

L’avvocato Giorgio Perroni, che rappresenta la famiglia Berlusconi, tramite Ansa si è limitato a riconoscere che c’è un procedimento in corso: “Riteniamo l’asserito testamento di cui chiedete conto assolutamente non veritiero” ha detto, convinto che l’indagine farà luce sulla vicenda.

Cosa chiede l’imprenditore piemontese in eredità

Segnalata dalle autorità diplomatiche colombiane, la questione del nuovo presunto testamento di Silvio Berlusconi riguarda una quota consistente dei suoi beni, che secondo l’imprenditore classe 1968 gli spetterebbero per volontà dello stesso ex premier scomparso il 12 giugno 2023.

Nello specifico, l’artefice di liste-civetta (tra cui quella del Bunga Bunga) sostiene di essere stato designato per avere il 2% delle quote di Fininvest, pari a circa 26 milioni di euro, tutte le azioni della società proprietaria di ville ad Antigua, la nave Principessa VaiVia e altre imbarcazioni.

Dopo il deposito del testamento a Napoli, il suo avvocato ha provveduto a far partire una diffida a ciascuno dei cinque figli di Berlusconi, chiedendo “l’immediata immissione nel possesso dei beni”. Cosa che non avverrà prima che la Procura non abbia detto la sua.

silvio-berlusconi-marco-di-nunzio-testamento-indagato Fonte foto: ANSA
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